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Ciaspole sotto i raggi X: come sono fatte e come si usano

Consigli su come usarle e su cosa portare sempre con voi per godere al meglio della vostra escursione

Cecilia Mariani Scritto il
da Cecilia Mariani

Con gli impianti da sci ancora chiusi molte persone si sono avvicinate all’escursionismo con le racchette da neve. In questo articolo potrete trovare molti consigli su come approcciarvi a questa attività e cosa portare sempre con voi per godervi al meglio la vostra escursione.

Se sai camminare, allora sai anche ciaspolare”. Ho sentito spesso questa frase, e sostanzialmente è vera: per ciaspolare non bisogna imparare chissà quale tecnica, e dopo un paio d’ora sulla neve chiunque se la saprà cavare discretamente. È anche vero, però, che ci sono alcuni accorgimenti che potrebbero aiutarci all’inizio della nostra attività e rendere la nostra escursione sulla neve più piacevole. Vediamoli insieme.

Preparazione

Non bisogna certo essere degli atleti da medaglia d’oro per godersi una giornata in montagna, ma un po’ di allenamento non fa per niente male. Se sei già un escursionista esperto e passi le tue estati in montagna, o se sei semplicemente abituato a camminare allora non avrai nessun problema. Se invece non sei abituato a fare attività fisica e vivi una vita particolarmente sedentaria non disperare: basterà cominciare poco alla volta.

Il bello delle ciaspole è che offrono un sacco di possibilità per i principianti. Una semplice strada forestale con un dislivello minimo, magari che porta a una baita o a una malga, è perfetta per cominciare. Non bisogna cercare chissà quali obiettivi: quando la neve imbianca il paesaggio tutto cambia e perfino i boschi dietro casa ci sembreranno un posto incantato.

Quindi consiglio davvero di cominciare con il percorso più semplice. Molte località di montagna sono dotate di percorsi per le ciaspole ben segnalati e battuti. Piano piano, una volta che abbiamo preso confidenza con le racchette e con la neve, potremo azzardare percorsi più impegnativi e con più dislivello.

Come indossare le ciaspole

L’attacco è ciò che ci permette di agganciare il piede alla racchetta. Un tempo erano fatti di stringhe di pelle di animale, mentre oggi sono fatti prevalentemente di gomma o plastica, e a volte di stoffa. Alcuni assomigliano agli attacchi da snowboard, mentre altri sono semplici fettucce di gomma. Svolgono tutti la stessa funzione, ma alcuni saranno più facili di altri da riparare in caso di rottura.

Attacco tipo snowboard su un paio di ciaspole TSL

Pur sembrando assolutamente identiche, le ciaspole sono diverse tra destra e sinistra, e si riconoscono dagli attacchi. Una volta agganciato lo scarpone alla ciaspola, è importante che la chiusura della cinghia rimanga sulla parte esterna del piede. Questo eviterà che la cinghia si apra inavvertitamente, e ridurrà il rischio di inciampare.

Come muoversi

Una volta allacciate, le ciaspole diventeranno un’estensione dei nostri piedi e bisognerà adattare la nostra camminata di conseguenza. Niente di troppo complicato, basta ricordarsi di tenere le gambe un po’ più larghe mentre si cammina e di non camminare all’indietro, per evitare di inciampare.

La maggior parte delle racchette moderne è dotata di attacchi mobili, che sono cioè collegati alla base solo nella parte anteriore, con un meccanismo che permette all’attacco di oscillare avanti e indietro. Questo lascia che la coda della racchetta si stacchi dal piede ad ogni passo per permettere allo stesso modo di mantenere una camminata più naturale e di facilitare l’avanzamento in salita. Questo tipo di attacco è generalmente più comodo, in quanto permette di camminare con più scioltezza e naturalezza, ma rende difficile passare sopra ad ostacoli o, come già detto, camminare all’indietro. Ma esistono anche gli attacchi fissi. In questo caso il piede sarà completamente attaccato alla racchetta, rendendo però la camminata meno naturale.

Sotto la base di tutte le ciaspole ci sono dei ramponi, ovvero la parte della racchetta che ci permette maggiormente di far presa con la neve sottostante. La base, combinata al peso esercitato dalla persona, fornisce già un minimo di aderenza, spingendo le ciaspole nella neve. Il rampone aiuta a migliorare la presa in determinate condizioni, ed è quindi indispensabile per certi terreni.

La maggior parte delle ciaspole in commercio hanno delle punte di metallo nella parte anteriore dell’attacco, che fanno presa con la neve ad ogni passo, ma anche dei ramponi attaccati alla base, che possono essere di vario tipo. Le ciaspole ideate per camminare quasi esclusivamente in piano o su pendenze ridotte e su neve fresca hanno sei punte di metallo distribuite sotto la base. Le ciaspole più tecniche, invece, ideate per terreni più ripidi o per neve più compatta e ghiacciata avranno un rampone più importante, spesso distribuito su tutta la lunghezza della base o lungo tutta la circonferenza. È ovvio che con una ciaspola più tecnica si potrò camminare facilmente anche su neve fresca, mentre una ciaspola base non sarà appropriata per terreni ripidi e neve ghiacciata.

Punte in metallo su una ciaspola meno tecnica TSL

I ramponi sono specialmente importanti quando si cammina su terreni ripidi e su neve compatta o ghiacciata. In questo caso, è importante far aderire la maggior superficie possibile della ciaspola al terreno, in modo che i ramponi possano fare bene presa così da non scivolare.

Un’altra caratteristica della maggior parte delle ciaspole in commercio è quella di avere un alzatacco. Questo consiste in una barra di metallo o di plastica posizionata sulla parte posteriore della racchetta che si può sollevare all’occorrenza, sollevando il tallone e rendendo meno faticoso l’avanzamento in salita. Cambiando l’inclinazione del piede rispetto alla racchetta stessa, l’alzatacco permette di ridurre l’affaticamento del polpaccio e aumenta la presa della racchetta sulla neve, distribuendo il peso in maniera più omogenea su tutta la racchetta.

L’alzatacco è utile su terreni parecchio ripidi, ma non necessario per la maggior parte delle escursioni su strade forestali o piste battute. È bene però ricordarsi di abbassarlo quando si va in discesa, altrimenti sembrerà di camminare con un paio di scarpe col tacco, non troppo adatte in discesa!

Alzatacco su un paio di ciaspole MSR

Riparazioni

È raro, ma anche le ciaspole si rompono. E non c’è niente di peggio che ritrovarsi in cima a una montagna con una racchetta sola. È importante quindi portarsi dietro alcune piccole cose che possano aiutare nella riparazione temporanea delle ciaspole, dovesse essercene bisogno. Io porto sempre con me un pezzo di cordino e delle fascette di plastica (quelle da elettricista, per intenderci), così da poter attaccare il piede alla racchetta nel caso dovesse rompersi un attacco, o nel caso l’attacco dovesse staccarsi dalla base. Anche del nastro adesivo americano può essere utile, così come un piccolo cacciavite o una brugola. Queste saranno ovviamente riparazioni temporanee, necessarie per poter tornare alla macchina senza problemi. Poi ovviamente la racchetta non sarà da buttare. Si possono infatti acquistare tutta una serie di pezzi di ricambio, sia online che nei negozi specializzati, e le nostre ciaspole saranno come nuove.

Attrezzatura extra

Quando usciamo per un’escursione invernale dobbiamo pensare anche ad altre cose che ci aiuteranno. Eccone alcune:

Bastoncini da trekking

Non vado mai a ciaspolare senza i bastoncini. Sono davvero un grande aiuto in inverno, e rendono l’avanzamento su terreno innevato molto meno faticoso. In più forniscono stabilità su tutti i tipi di terreno, aiutano a scaricare una parte dell’impatto prodotto mentre camminiamo e, soprattutto in discesa, proteggono le ginocchia. È importante però assicurarsi che abbiano delle rotelle da neve, ovvero quelle più grandi, così da non sprofondare troppo.

Artva, pala e sonda

Fondamentali per ogni escursione su terreno innevato. È importante che ogni componente del gruppo li abbia sempre con se e li sappia usare, e che venga effettuato un check collettivo prima di partire per l’escursione. Sono cose che occupano poco spazio e pesano poco, non ti accorgerai neanche di averle, ma faranno la differenza in caso di necessità.

Artva, pala e sonda

Questi sono solo alcuni consigli su come muoversi con le ciaspole, ma niente può sostituire la pratica. Cominciate con uscite brevi su percorsi semplici, e vedrete che poco alla volta comincerete a prendere dimestichezza con l’attrezzatura e a sviluppare la vostra tecnica personale. Ovviamente non c’è niente di più prezioso del consiglio di un esperto. Molti professionisti offrono escursioni guidate con le ciaspole per principianti: sicuramente un ottimo punto di partenza.


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