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Come scegliere la taglia del telaio della bici gravel

Tutto ciò che vi serve sapere riguardo le dimensioni del telaio di una bici gravel e come scegliere la taglia corretta

AlpineBike - Gaia e Simone Scritto il
da AlpineBike - Gaia e Simone

Una bici gravel è progettata per poter essere utilizzata su diverse tipologie di terreni: sterrati, strade bianche e anche asfalto. Ciò implica che scegliere la taglia di una bici gravel debba tenere conto degli aspetti propri di tutti questi differenti mondi. Nel presente articolo andremo a definire le geometrie principali di un telaio con attenzione particolare al mondo gravel.

Telaio bici gravel
Ph Gaia e Simone

 

Telai di bici gravel: perché sono speciali?

I materiali con cui sono costruiti I telai gravel spaziano dal carbonio all’alluminio al titanio ed al classico acciaio. Sebbene la leggerezza sia un aspetto importante, un telaio gravel deve essere anche robusto, dato che è sottoposto a vibrazioni e impatti che una bici da strada non subisce.

Molti dei costruttori utilizzano misure indicate con S (small), M (medium), L (Large), XL (extra-large). Generalmente un telaio di una bici gravel ha una lunghezza tra gli interassi delle ruote più lunga rispetto ad una bici da strada di pari misura. Anche il tubo sterzo è solitamente di altezza maggiore per aumentare l’altezza del manubrio, in modo da favorire il comfort con una posizione più rilassata. Un parametro molto importante per la scelta della misura di una gravel è l’altezza del movimento centrale. Essa è definita come la distanza verticale tra l’asse orizzontale passante tra i centri ruota e il centro del movimento centrale. Un’altezza del movimento centrale ridotta migliora la stabilità e permette di piegare maggiormente senza impattare sul terreno. Bisogna poi considerare che anche la dimensione degli pneumatici che montiamo influisce su questa dimensione.

Grafico delle misure di una bici gravel

Indicativamente possiamo riportare le misure che trovate nella tabella seguente per determinare la taglia più adatta a noi. Una volta che si ha un’idea della nostra taglia è però necessario verificare tutte le geometrie della bici che intendiamo acquistare.

Taglia telaioAltezza minima ciclista (cm)Altezza massima ciclista (cm)
XS150160
S160168
S/M168173
M173180
L180185
L/XL185190
XL190195

 

Le dimensioni del telaio

Nell’immagine seguente rappresentiamo le misure tipiche di un telaio. Dopo aver trovato nella tabella precedente la taglia più adatta a noi, dovremo quindi andare ad analizzare la geometria propria del modello di bici che abbiamo selezionato per verificare la correttezza della taglia scelta.

Ph Gaia e Simone

 

Iniziamo con le definizioni di questi due termini:

Stack: distanza verticale, espressa in mm o cm, tra il centro del movimento centrale e la linea di mezzeria tracciata sulla faccia superiore del tubo sterzo.

Reach: distanza orizzontale, espressa in mm o cm, tra il centro del movimento centrale e la linea di mezzeria tracciata sulla faccia superiore del tubo sterzo.

Come scegliere il telaio della bici gravel
Ph Gaia e Simone

Tali definizioni sono state introdotte per la prima volta dal brand canadese Cervélo. Esse si sono presto diffuse in quanto permettono di comparare telai diversi senza dover andare ad esaminare in dettaglio tutte le altre geometrie (lunghezze dei tubi e angoli). Reach e stack non permettono di definire in modo esaustivo la geometria di un telaio, ma sono comunque un buon inizio per capire il posizionamento in sella. Solitamente la taglia di un telaio è definita dalla lunghezza del piantone verticale od orizzontale. Succede però che a parità di lunghezza, un telaio di un brand possa risultarci adatto mentre quello di un altro brand troppo grande o piccolo. Infatti la lunghezza del piantone orizzontale o verticale non fornisce indicazioni sul posizionamento in sella che si ottiene. Inoltre l’introduzione di geometrie slooping, cioè un tubo orizzontale inclinato, ha ulteriormente accentuato le differenze e complicato la comparazione dei telai. Ad esempio una taglia 59 di una Rose X-Lite (race) è molto diversa dalla stessa taglia 59 di una Rose Reveal (endurance).

Analizziamo ora come reach e stack influenzano la posizione in sella. A parità di reach, aumentando lo stack si otterrà un posizionamento più eretto in quanto le nostre mani si posizioneranno ad una quota verticale più alta. Questa è la configurazione ideale per telai endurance, progettati per permettere di passare tante ore in sella senza affaticare troppo i muscoli della schiena e del collo. A parità di stack, aumentando il reach si otterrà un posizionamento in sella più allungato in quanto le nostre mani si posizioneranno ad una distanza orizzontale maggiore. Questa è la configurazione ideale per telai race, in cui si privilegia la posizione aerodinamica e la reattività. Si può quindi dire che reach e stack definiscono il carattere di un telaio, se è più corsaiolo o più votato all’endurance. Esistono poi molte altre variabili che influenzano in maniera secondaria il posizionamento in sella e la guidabilità della bicicletta; tra i principali abbiamo: gli spessori sotto il tubo pipa, la lunghezza di quest’ultimo, l’angolo del tubo verticale, arretramento/avanzamento della sella, il tipo di manubrio.

La Rose X-Lite taglia 59 ha uno stack di 591mm e un reach di 402mm. È un telaio del settore race, caratterizzato da una posizione in sella più distesa ed aerodinamica a discapito del comfort.

La Rose Reveal taglia 59 ha uno stack di 605mm e un reach di 389mm. È un telaio del settore endurance che privilegia quindi il comfort anche dopo tante ore in sella con una posizione più eretta e rilassata.

Bici telaio
Ph Gaia e Simone

 

In conclusione, reach e stack possono essere le prime grandezze di un telaio che possiamo analizzare per capire se esso si addice a quanto cerchiamo ed effettuare il confronto tra i vari brand del mercato. Identificato il telaio, è poi necessario proseguire l’analisi considerando anche le altre geometrie per finalizzare il bike sizing/fitting.

Angolo inclinazione piantone (Seat tube angle)

Bici gravel
Ph Gaia e Simone

 

È l’angolo acuto generato dall’intersezione tra il tubo piantone e l’orizzontale. Il suo valore è generalmente compreso tra i 72° e 76°, ad eccezione di alcuni telai da crono/triathlon che arrivano fino a 80°.

Un angolo maggiore comporta un tubo piantone più dritto, il ciclista sarà seduto più vicino alla verticale passante dal centro del movimento centrale con una posizione che permette un’ottima efficienza meccanica della pedalata. Questa posizione molto aggressiva sacrifica però il comfort in quanto la posizione del ciclista è portata in avanti, quindi poco rilassata. La verticalità del piantone, inoltre, smorza poco le vibrazioni provenienti dal terreno.

Un angolo inferiore comporta invece un tubo piantone meno dritto, ciò fa arretrare la sella indietro verso la ruota posteriore. Si ha una seduta più comoda e rilassata e si riesce a pedalare con più facilità in corrispondenza del punto morto superiore. L’efficienza di pedalata invece è inferiore in quanto con il pedale a 90° (ore 3) la forza applicata dal piede non è perpendicolare alla pedivella. Il comportamento della bicicletta risulta più stabile e meno scattante in quanto il peso del ciclista è più vicino alla ruota posteriore. Ciò favorisce anche un miglior smorzamento delle vibrazioni. Un telaio di questo tipo è quindi più adatto al mondo endurance.

Angolo di sterzo (Head tube angle)

Telaio bici
Ph Gaia e Simone

 

È l’angolo misurato dall’orizzontale alla linea d’asse passante per il tubo sterzo. Valori tipici sono nel range compreso tra i 72° e 74°.

Un angolo di sterzo inferiore facilita l’impostazione delle traiettorie, ma un suo valore eccessivo comprometterebbe la guidabilità della bici rendendo difficile la correzione della traiettoria impostata. Si perderebbe quindi l’agilità di guida.

Avancorsa (Trail)

Bici gravel
Ph Gaia e Simone

 

È la distanza tra l’incrocio della verticale passante per l’asse del mozzo della ruota anteriore sul terreno e l’incrocio del prolungamento dell’asse del tubo di sterzo sul terreno. L’avancorsa è funzione dell’angolo di sterzo, dell’avanzamento della forcella (rake) e delle dimensioni di pneumatici/ruota: aumentando l’angolo di sterzo oppure il rake, l’avancorsa diminuisce mantenendo costanti gli altri parametri.

Telaio bici
Ph Gaia e Simone

 

Un avancorsa elevato comporta una miglior stabilità della bici nella percorrenza di una traiettoria impostata soprattutto su terreni ondulati dove le irregolarità stradali tenderebbero a modificare tale traiettoria. Un avancorsa inferiore rende invece la bici più reattiva ed agile.

Front-Centre

Telaio bici
Ph Gaia e Simone

 

È la distanza orizzontale dal centro del movimento centrale al centro del mozzo della ruota anteriore.  Un suo ridotto valore limita la possibilità di montare pneumatici più larghi in quanto è maggiore il rischio di interferenza tra pneumatico e parte anteriore della scarpa quando si ruota lo sterzo.

Foderi bassi (chainstays)

È la distanza dal centro del movimento centrale al centro del mozzo della ruota posteriore. Tale distanza influenza il passo o interasse del telaio. Il suo valore inoltre determina il range di misure di pneumatici che il telaio può accogliere. Biciclette dal carattere più corsaiolo tendono ad avere una lunghezza dei foderi bassi inferiore, al contrario bici gravel ed endurance hanno un valore superiore per poter montare pneumatici di sezione maggiore.

Passo o interasse (wheelbase)

È la distanza tra il centro del mozzo anteriore e quello posteriore. Il suo valore influisce sulla stabilità della bicicletta. A parità di altre geometrie, un passo maggiore comporta una bici più stabile e capace di mantenere una determinata traiettoria. Un passo inferiore invece rende la bici più agile.

Altezza del movimento centrale (Bottom bracket height)

Telaio bici
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È la distanza tra il terreno e il centro del movimento centrale. Un valore basso sposta il centro di gravità verso il basso rendendo la bici più stabile. Un’altezza del movimento centrale maggiore permette invece pieghe maggiore durante la percorrenza di curva. Ovviamente l’altezza del movimento centrale deve essere tale da evitare possibili collisioni dei pedali con gli ostacoli presenti sul terreno. È bene, infine, ricordare che questa altezza è influenzata dalla misura degli pneumatici: passando da uno pneumatico 700x23mm ad uno 700x32mm, l’altezza del movimento centrale aumenta.

Bottom bracket drop

È la distanza verticale tra il centro del movimento centrale e la linea orizzontale passante tra i centri del mozzo anteriore e posteriore. Al suo aumentare, il centro di gravità della bicicletta si abbassa aumentando la stabilità. Anche in questo caso non è possibile un valore troppo elevato in quanto si correrebbe il rischio di collisione tra pedali ed ostacoli presenti sul terreno.

Altri fattori da considerare nello scegliere la taglia di una bici gravel

A seconda dell’utilizzo che intendete fare della vostra bici gravel, ci sono altri fattori da considerare quando dovete scegliere la geometria più adatta a voi.

Ad esempio, se state pianificando di pedalare d’inverno e di utilizzare parafanghi, assicuratevi che lo spazio riservato all’alloggiamento degli pneumatici sia davvero ampio. Questo vi consentirà non solo di montare i parafanghi ma anche di utilizzare degli pneumatici più larghi e aggressivi che meglio si adattino alla presenza di fango.

Se la vostra priorità sono il bikepacking e i cicloviaggi, tenete conto di come possano essere alloggiate le varie borse sul telaio della bici. Un tubo orizzontale più alto vi consentirà di avere un triangolo più ampio e, quindi, di alloggiare con più agio le borse da telaio. Dall’altro lato, un tubo orizzontale di pendenza superiore vi consentirà di avere un fuorisella maggiore e, quindi, di alloggiare una borsa sottosella più grande.

Una posizione più eretta significa che c’è più spazio tra il manubrio e la parte sommitale della ruota anteriore per l’alloggio di borse da manubrio, fattore particolarmente importante per ciclisti di altezza inferiore.

Un altro fattore che i ciclisti più bassi dovrebbero considerare è la sovrapposizione dell’alluce (toe overlap). Questa si verifica quando si colpisce la ruota anteriore con il piede in caso di curve particolarmente strette. Fortunatamente, grazie ad un maggiore interasse e ad angoli di sterzo minori (specie nelle taglie più piccole), questo problema tende ad essere meno comune nel caso di bici gravel rispetto alle bici da corsa.


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