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Il monocorona sulla bici gravel

Vantaggi e svantaggi della corona singola anteriore sulla bici gravel

AlpineBike - Gaia e Simone Scritto il
da AlpineBike - Gaia e Simone

Circa una decina di anni fa è nata la bici gravel: una bici inizialmente pensata per essere una sorta di bici da corsa con gomme più larghe e tassellate. Non ci si è dunque posti alcun dubbio sul tipo di trasmissione che doveva possedere, visto che doveva essere una bici per andare veloce su strade sterrate e argini. La classica combinazione tipica della bici da corsa, composta da una guarnitura 50-34 e un pacco pignoni 11-32, era la soluzione più adatta a questo tipo di bici. Con il passare del tempo, il gravel moderno si è spinto sempre più verso un utilizzo simile a quello che si fa con le mountain bike: è nata, così, la necessità di avere una rapportatura più adeguata ai terreni che si affrontano nel mondo gravel attuale. Da qui ha origine anche il dilemma relativo al monocorona o alla doppia corona per la bici gravel. Cerchiamo di analizzare pregi e difetti di entrambe le soluzioni.
Bisogna poi capire che tipo di utilizzo si fa della propria bici gravel: che rapporto tra asfalto e sterrato siamo soliti tenere? Facciamo un utilizzo più simile a quello di una bici da corsa o di una mountain bike? Oppure ci posizioniamo circa a metà tra le due categorie? Queste domande sono importanti, perché una soluzione migliore in assoluto non esiste: esiste quella migliore per sé.

Il monocorona sulla bici gravel
Il monocorona sulla bici gravel_Ph Gaia e Simone
Vantaggi del monocorona sulla bici gravel

Peso minore
Un monocorona è più leggero, sia perché manca la guarnitura, sia perché manca il deragliatore anteriore con cavo, guaina e comando sul manubrio.
 Costo minore
Siccome mancano una corona, il deragliatore, il cambio anteriore al manubrio e i cavi, la trasmissione monocorona costa sicuramente qualcosa di meno rispetto a quella a doppia corona.
Facilità di utilizzo
Dovendo cambiare soltanto con i comandi presenti sulla destra del manubrio, si riesce ad essere più concentrati su altri fattori importanti come un’eventuale frenata di emergenza. Inoltre, non vi è pericolo di slittamento della catena nel passaggio da una corona all’altro in caso di cambiata in situazione di carico.
Minori rischi di rotture e minore manutenzione
Come si suol dire: “quello che non c’è non si rompe”. Se si opta per un monocorona non si ha il rischio di incorrere in danni al deragliatore anteriore, dato che non c’è.
Minore ingombro
L’assenza del deragliatore permetterà di sfruttare un po’ meglio il telaio se si utilizzano borse da cicloturismo, che potranno così arrivare a sfruttare tutto lo spazio disponibile sui tubi della bici senza dover necessariamente montare portapacchi o altri accessori.
Estetica ed eleganza
Questo è sicuramente un vantaggio secondario ma un monocorona è più bello da vedere, perché rende la visione laterale della bici più “leggera” e permette di distinguere meglio tutte le linee del telaio, specie in prossimità del movimento centrale.

Il monocorona sulla bici gravel
Il monocorona sulla bici gravel_Ph Gaia e Simone
Vantaggi della doppia corona

Tempi di usura maggiori e costi minori
Un sistema a doppia corona garantisce un’usura della catena e della trasmissione in generale inferiore rispetto al monocorona. Ciò comporta notevoli risparmi di tempo e di costo per la sostituzione più di catena, pacco pignoni e corone.
Maggiore libertà
Un utilizzo di una corona doppia all’anteriore garantisce maggiore possibilità di scelta dei tracciati. Grazie all’ampia gamma di rapporti a disposizione (alcuni anche ridondanti), sono facilitati soprattutto i ciclisti meno allenati.
Maggiore range di rapporti
Un sistema a doppia corona offre maggiore possibilità di trovare un rapporto di pedalata più adatto al terreno che si sta percorrendo, oltre che al proprio stato di forma in quel momento. Avere una corona doppia offre minore scarto tra un rapporto e l’altro, consentendo cambiate più fluide. Inoltre, si ha un più facile trasferimento di potenza e, quindi, una maggior facilità di ripartenza, specie su salite non troppo ripide. Bisogna, comunque, tenere presente che questi vantaggi sono limitati, perché in realtà alcuni rapporti sono duplicati (cioè hanno lo stesso sviluppo metrico benché usino corone diverse) e altri potrebbero essere interdetti perché la catena lavora troppo fuori asse rispetto ai denti.
Maggiore velocità
La presenza di rapporti molto lunghi e, di conseguenza, la possibilità di avere sviluppi metrici maggiori consente ai possessori di un sistema a doppia corona di affrontare i tratti in piano ad andature più elevate con possibilità di cadenze di pedalata inferiori rispetto a quelle che si terrebbero con un monocorona.

Ora che abbiamo elencato vantaggi e svantaggi del monocorona (1X) e della doppia corona (2X), cerchiamo di capire quale tipo di trasmissione è più adatto a noi sulla base del tipo di utilizzo che facciamo della nostra bici gravel.
Per molti ciclisti, la bici gravel rappresenta la soluzione definitiva e l’unico tipo di bici da possedere; per altri, invece, un’alternativa alla bici da corsa e/o alla mountain bike.
Possiamo individuare tre grandi tipologie di “ciclisti da ghiaia”:

  • Chi la usa prevalentemente su asfalto, preferendola alla bici da corsa perché più comoda, sicura e versatile.
  • Chi alterna sterrato e asfalto (con percentuali variabili dell’uno o dell’altro terreno in base al tipo di uscita) indirizzandosi verso la gravel bike per la sua versatilità e per la possibilità di pedalare senza confini (forse l’uso più “convenzionale” di una bici gravel).
  • Chi la utilizza prevalentemente in fuoristrada, affrontando anche percorsi sconnessi, per divertirsi, stare lontano dal traffico e pedalare nella natura. I tratti in asfalto, in questo caso, diventano solo momenti di raccordo utili ad allungare i giri e a collegare tra loro gli sterrati più belli.

Voi a quale dei tre profili assomigliate di più?
Vediamo ora, per ognuno dei tre profili, quale tipo di trasmissione conviene scegliere.

Più asfalto che fuoristrada

Avete scelto la bici gravel con il desiderio di avere una bici comoda, versatile e che non vi impedisca di affrontare qualche bella strada bianca di tanto in tanto. Se il vostro utilizzo è prevalentemente legato all’asfalto, strade secondarie o sterrati scorrevoli, sarà logico preferire una trasmissione 2X.
Un gruppo con doppia corona all’anteriore e 11 velocità tra le quali scegliere al posteriore, come già detto, è sicuramente più adatto a questo tipo di utilizzo. La gradualità della scala posteriore e il maggior numero di combinazioni possibili consentono, infatti, di trovare sempre il giusto colpo di pedale.

Metà asfalto, metà fuoristrada

Fate della bici gravel un uso “convenzionale”, alternando asfalto e sterrato in egual misura? Niente di più giusto per sfruttare fino in fondo le potenzialità che questo mezzo offre. In questo caso la scelta della trasmissione rimane un argomento delicato e non scontato.
Scegliere una trasmissione 2X non è sbagliato: l’utilizzo “misto” della vostra gravel bike ben si sposa con l’ampia scelta di rapporti offerta da una trasmissione con doppia corona. I vantaggi che questo sistema propone, tuttavia, potrebbero cessare di esistere nel momento in cui gli sterrati che state affrontando diventano tecnici e impervi. Se davvero non volete porvi limiti, una trasmissione monocorona potrebbe fare al caso vostro. Attenzione, però, a scegliere la giusta corona anche in base al vostro allenamento.

Più fuoristrada che asfalto

Probabilmente provenite dal settore mountain bike e la vostra “deformazione professionale” vi induce ad utilizzare la gravel spesso in fuori strada. Oppure la utilizzate proprio in sostituzione della mountain bike.
In questo caso, l’asfalto è solo un ponte di collegamento tra una strada bianca e il single track successivo, spesso tecnico e con pendenze non proprio gravel. Per chi utilizza la bici gravel in questo modo, la scelta della trasmissione non lascia dubbi: il monocorona diventa quasi d’obbligo.
Nei tratti di single track “nervosi” e ritmati, infatti, una trasmissione con doppia corona finirebbe per ostacolarvi. Inoltre, non avendo il deragliatore, il rischio di caduta della catena è inferiore, specie in condizioni estreme (fango, pioggia, ecc).

Il monocorona sulla bici gravel
Il monocorona sulla bici gravel_Ph Gaia e Simone
Conclusioni

Come avrete ben capito, la trasmissione perfetta per la bici gravel non esiste: dipende unicamente dall’utilizzo che intendete farne. Valutate attentamente questo aspetto e fate la vostra scelta anche in base al livello di allenamento

Il monocorona sulla bici gravel
Il monocorona sulla bici gravel_Ph Gaia e Simone


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