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Come scegliere gli sci adatti a noi

Intervista all'esperto che ci spiega perché ad ogni livello tecnico esiste uno sci adeguato

Alice Dell'Omo Scritto il
da Alice Dell'Omo

Quando si è in procinto di acquistare il proprio paio di sci o di sostituire i fedeli compagni di avventure ci si pone un’importante domanda, ovvero Come scegliere gli sci adatti a noi? Con il nostro esperto e tester Pietro Spampatti scopriamo perchè ad ogni livello esiste uno sci adeguato e come si fa a scegliere lo sci adatto a noi.

Hyra Completo da sci donna

 

Indipendentemente dallo sci è bene ricordare che per garantire il giusto contatto con la neve è determinante avere una buona attrezzatura e porre attenzione anche nella scelta di attacchi, scarponi e calze!

Crediti: Simon Rainer per Nordica

Intervista

1) Quali sono i vari livelli tecnici e quali parametri è bene valutare nella scelta di uno sci?

Vibram Skimodays Bormio 2022

“Sostanzialmente i vari livelli tecnici si dividono in 7 gruppi, 1-3 principiante, 4-5 intermedio, 6-7 esperto (presenti anche sul sito della FISI in modo da educare anche gli sciatori che vogliono comprendere meglio la tecnica). Per quanto riguarda gli sci è molto difficile secondo me valutare il livello tecnico, personalmente sceglierei di dividere nei classici macro segmenti principiante, intermedio ed esperto.

Le differenze principali degli sci sono la costruzione, quindi anche i materiali utilizzati, e le sciancrature.

Meno esperto è l’utilizzatore meglio si troverà con uno sci meno strutturato, più morbido quindi ed infine più sciancrato in modo da facilitare le curve.

Lo sciatore intermedio ha secondo me una possibilità di scelta. Può rimanere su uno sci più facile, ma che resta magari limitato, oppure se più motivato potrebbe anche scegliere uno sci più impegnativo, che sicuramente lo farebbe soffrire prima, ma concederebbe grandi soddisfazioni in seguito”.

2) Quanto conta lo stile?

Per l’esperto conta davvero molto lo stile. Personalmente preferisco sci più rigidi, simili a quelli da gara di coppa del mondo, con sciancrature meno pronunciate in modo da far prevalere il “piede” dello sciatore, la propria sensibilità. Si viene aiutati di meno, ma allo stesso tempo ci si può esprimere di più.

La tendenza degli ultimi anni è quella di ridurre il raggio di curva degli sci aumentandone le sciancrature, ma come dicevo in precedenza sono relativamente contrario”.

3) Quale consiglio pratico daresti a chi deve comprare o cambiare paio di sci?
Il servizio del negozio e del noleggio fanno la differenza nella soddisfazione degli sciatori
Il servizio del negozio e del noleggio fanno la differenza nella soddisfazione degli sciatori

“Il mio consiglio è quello di rivolgersi prima a maestri di sci, oppure provare il più possibile sci diversi, magari attraverso un evento test o attraverso il noleggio. Questo in modo da capire piano piano quali caratteristiche si preferiscono. Naturalmente all’inizio è più difficile ma anche meno necessario, soprattutto per i livelli più bassi le marche si equivalgono tutti più o meno. E’ sicuramente bene capire il livello che si ha e poi si può utilizzare uno sci di conseguenza, magari con il consiglio di un maestro o negoziante.

4) Come scegliere lo sci in base all’utilizzo che se ne fa e al terreno che si preferisce?

“C’è anche infatti da valutare bene tutto l’aspetto della categoria di sci come pista, all mountain (mix pista fuori pista, tutte le condizioni) e freeride, quindi sceglierlo in base al terreno che si predilige”.

5) Peso e altezza contano?
Il maestro Giacomo Panzeri in azione sulla Stella Alpina di Bormio
Il maestro Giacomo Panzeri in azione sulla Stella Alpina di Bormio

“Il peso e altezza hanno importanza relativa, possono essere utilizzati soprattutto per il principiante e in parte l’intermedio, poi entra in gioco la capacità tecnica dell’individuo. Sicuramente sciatori più pesanti necessitano uno sci che li supporti, altrettanto quelli più leggeri faranno fatica a “girare” uno sci più pesante. Tuttavia c’è un tradeoff: lo sci più lungo e pesante è sicuramente più difficile, ma al tempo stesso appunto più stabile; quello corto e leggero è certamente più facile, ma ballerino“.


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