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Viaggio nel mondo del SUP: tutto quello che c’è da sapere

Dalla storia all'attrezzatura, dall'abbigliamento ai consigli per gli acquisti, a cura di Gabrio Borgo

Alice Dell'Omo Scritto il
da Alice Dell'Omo

Il SUP (acronimo di Stand Up Paddle è uno sport diventato molto popolare, grazie anche alla sua versatilità e accessibilità. E’ una vera e propria disciplina sportiva e non solo ricreativa che coinvolge atleti e appassionati da ogni parte del mondo.

Photo by Chris King on Unsplash

Borgo Gabrio aspirante tester di outdoortest.it, istruttore di SUP, ci racconta nel dettaglio cos’è, come si pratica, quando nasce lo Stand Up Paddle, parlandoci anche di attrezzatura.

Borgo Gabrio si presenta così: “pratico sport legati alla natura sia estivi che invernali. Sono istruttore SUP (Stand up paddle) con diploma nazionale riconosciuto dal Coni e pratico questo sport tutto l’anno viaggiando per vari spot sia wave che flat water, organizzo escursioni sia su laghi meravigliosi che sui nostri mari”.

SUPer OUTDOOR

Photo by Mariam Soliman on Unsplash

“Non c’è una stagione, un luogo o un età migliore dell’altra. Il SUP, acronimo di Stand Up Paddle, è uno sport che è meraviglioso sempre. Per provarlo serve solo uno specchio d’acqua navigabile, voglia di avventura e un paesaggio mozzafiato.

Tutti noi siamo abituati a scoprire luoghi meravigliosi. Pensiamo per una volta di vedere scorci da un altro punto di vista, ad esempio dal mare, o da quelle insenature nei laghi irraggiungibili se non con un SUP. Ne rimarrete affascinati e l’innata voglia di esplorare che c’è in ognuno di noi prenderà il sopravvento.

Pensiamo a un qualcosa che sta in mezzo tra il windsurf, il surf e la canoa. Le parole Stand up paddle (SUP) suggeriscono già di cosa si tratta: stare in piedi su una tavola, con occhi rivolti all’orizzonte, le gambe leggermente flesse alla ricerca dell’equilibrio e via, pagaiata dopo pagaiata, alla ricerca di nuove emozioni”.

Un po’ di storia

“Ecco dove nasce la pratica del Sup: nelle splendide isole della Hawaii. Già nel lontano 1778 nei diari di James Cook si legge di alcuni nativi che erano soliti pagaiare in posizione eretta su grosse tavole per cavalcare le onde o semplicemente per pescare, ma solo intorno agli anni ’50 con la nascita del surf, un local, Ah Choy (Bobby), famoso tra i beachboys dell’epoca escogitò un modo per fotografare i surfisti da vicino. Salendo in piedi su un longboard, facendosi prestare una pagaia e remando fino al break point poteva scattare foto in acqua da una prospettiva diversa e più realistica. Nacquero cosi le prima immagini dei surfisti pubblicate sui quotidiani statunitensi direttamente dalla Kodak di Bobby.

Senza saperlo Bobby aveva creato un nuovo modo di surfare chiamato Beachboy surfing.

Più tardi, a Laird Hamilton, uno dei più grandi surfisti viventi al mondo, è riconosciuto il merito della riscoperta dello Stand Up Paddle così come l’affinamento del mezzo, e quindi dello shape delle tavole e del remo. Non da meno Robbie Naish è considerato un precursore di questo sport che ormai è affermato ed in piena espansione con una crescita smisurata del numero degli appassionati ed un offerta di materiali sempre più all’avanguardia”.

I luoghi del SUP

Photo by Francisco Deane on Unsplash

“Il SUP è praticabile in qualsiasi specchio d’acqua, anche piccolo.

Il mare ovviamente la fa da padrone e con il SUP ci si può allontanare dalle caotiche spiagge per scoprire calette nascoste con acque cristalline, aggirare promontori, pescare o semplicemente fare una bagno nelle acque più profonde in totale sicurezza.

Sui laghi lo scenario è incantevole. Molte volte circondati da catene montuose ancora innevate si possono ammirare stupendi panorami. Non trovate sia appagante scoprire su una cartina un laghetto immerso nella natura e circumnavigarlo? Avete mai pensato di visitare una città in SUP? Ebbene questo è possibile: ci sono numerose città in Europa attraversate da fiumi navigabili che regalano punti di vista diversi di città meravigliose, ne è l’esempio Berlino, Amsterdam, Copenaghen, Amburgo… dove molti gruppi di appassionati organizzano escursioni guidate”.

Attrezzatura

Photo by Krzysztof Kowalik on Unsplash

“Non serve molto per praticare questo sport: basterà una tavola e una pagaia. Vediamo meglio nel dettaglio l’attrezzatura necessaria per iniziare:

  • Tavola: per iniziare serve una tavola voluminosa e stabile dai 10’0 (305 cm) di lunghezza e circa 32’’ (82 cm) di larghezza con spessore di 6’’ (15 cm) a salire a seconda del peso e delle doti di equilibrio del rider. Una tavola di circa 300 litri è l’ideale.
  • Pagaia: una pagaia in alluminio regolabile.
  • Leash: è un laccio di sicurezza che indossato alla caviglia ci lega alla tavola, in caso di caduta ci permette di recuperare velocemente il nostro SUP evitando che impatti contro altre persone o addirittura che il vento o la corrente possa allontanarla da noi.

Le dotazioni di sicurezza sono sempre molto importanti così come l abbigliamento.

Non è obbligatorio ma si consiglia sempre l’uso di un ausilio al galleggiamento”.

Abbigliamento

Photo by Manon Duport on Unsplash

“Il SUP è praticabile in tutte le stagioni.

In inverno si consiglia una muta invernale spessa 3/4 millimetri, un berretto o cappuccio in neoprene e sicuramente dei calzari per proteggere i piedi che sono l unica parte del nostro corpo a contatto con l’acqua. In particolari situazioni anche i guanti in neoprene aperti sui palmi possono risultare utili.

In primavera/autunno la muta può essere di 2 millimetri. Per gli esperti può bastare un costume e una lycra da 1 mm o indumenti per il running di mezza stagione.

In estate il SUP è sinonimo di libertà quindi ci basterà un costume, una lycra leggera o una canotta da running per godersi la natura.

E’ sempre consigliabile una crema protettiva e occhiali da sole per i raggi UV. Assolutamente necessaria è una buona scorta d’acqua per non disidratarsi e cibo da portare con sé. Pagaiata dopo pagaiata vi accorgerete che il vostro giretto si è trasformato in un’avventura di qualche ora”.

La tavola giusta

“Negli ultimi anni il mercato offre un enorme quantità di prodotti che riescono a soddisfare le esigenze di tutti.

Le tavole si possono dividere in due grandi famiglie: le rigide e le gonfiabili. Vediamo i pregi e difetti di entrambi.

Le tavole rigide sono certamente più performanti e durature nel tempo, ma allo stesso tempo maggiormente costose e delicate nella quotidianità delle nostre uscite, bisognerà fare attenzione a dove si naviga, scogli e pietre. Necessitano di un occhio di riguardo anche nei semplici trasporti che devono essere fatti per forza di cose sul tetto della nostra macchina, sacche appositamente imbottite possono aiutarci.

Le tavole gonfiabili stanno spopolando in tutto il mondo per via dei costi minori, della maggiore comodità durante il trasporto (da sgonfie si possono riporre comodamente nel bagagliaio di una macchina utilitaria) e non per ultimo per la robustezza dei materiali. Di contro non avremo sicuramente le prestazioni di una tavola rigida a causa di una leggera flessibilità anche se negli ultimi anni le case costruttrici hanno fatto passi da giganti garantendo ottimi prodotti a costi accessibili. Basterà srotolare la tavola, gonfiarla con la pompa in dotazione e partire”.

Consigli pratici

Photo by Damir Spanic on Unsplash

“Esiste un modello di SUP adatto ad ogni personalità ed esigenza.

All’iperattivo che ama passeggiare in acqua e prendere qualche piccola onda mentre la famiglia si rilassa sulla spiaggia o sul lago consiglio un SUP AllRound che ha la prerogativa di essere versatile in ogni situazione, alcuni di essi hanno anche la possibilità di inserire il piede d’albero per la pratica del windsurf.

Al competitivo non possiamo fare altro che assegnare una SUP Race, sono più lunghi e stretti e il loro shape permette volare sulla acqua, nasceranno competizioni sia con gli amici che con se stessi per battere il tempo precedente sul giro del lago.

Ai più avventurosi il SUP Cruiser regalerà grosse soddisfazioni, esplorazioni epiche in luoghi remoti anche della durata di pIù giorni, infatti la loro forma permette una pagaiata fluida e una capacità di carico notevole per stivare l’attrezzatura per il bivacco.

Alla personalità radicale un ottimo SUP Wave regalerà giornate meravigliose sulla cresta dell’onda. Queste tavole sono più corte ma abbastanza larghe da essere stabili, in piedi sulla line up potrete avvistare prima il set di onde per non farvene scappare nemmeno una.

Per chi proviene dal kayak esistono anche SUP studiati per discendere le rapide, SUP River, molto robusti dotati di pinne flessibili e corte, ovviamente gonfiabili.

Per chi è alla ricerca del relax o della meditazione o della forma fisica c’è la possibilità di praticare lo yoga ed il pilates sul SUP queste tipologie di tavola sono stabili comode e prive di maniglia per il trasporto sulla coperta in modo da non ostacolare durante gli esercizi.

Alla fine dei conti Il Sup è uno sport divertente adatto a tutti, un attività che tonifica, rilassa e non ha controindicazioni, permette il contatto con la natura e ci permette di fare la nostra parte per la salvaguardia dell’ambiente raccogliendo la plastica durante le nostre uscite.

Così come i bimbi, alla vista una pozzanghera, entrano con i piedi anche voi, una volta provato il sup cercherete acqua dove entrare per pagaiare.

Buon suppismo a tutti”.


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