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Lamine, sciolina, soletta… Sai come si lavorano?

Per la rubrica FAQ invernali, il nostro esperto ci spiega come si fa la manutenzione degli sci

Alice Dell'Omo Scritto il
da Alice Dell'Omo

Quando si parla di sci è importante sapere che un buon attrezzo va tenuto con cura e conservato con attenzione. A fine o a inizio stagione, dopo aver sciato quotidianamente durante la settimana bianca, per esempio, uno sci andrebbe affidato alle mani di un esperto professionista per la cosiddetta lavorazione standard, che prevede la cura e la eventuale manutenzione di lamine e soletta, fatta per poter garantire sempre al nostro strumento le performance che ci aspettiamo e soprattutto sicurezza.

In questo articolo abbiamo chiesto a Lorenzo Filippo De Lazzari come si fa la lavorazione standard che viene eseguita in un laboratorio su uno sci alpino.

Laboratorio per la manutenzione degli sci da pista.
Laboratorio per la manutenzione degli sci da pista.
Laboratorio di sci

Iniziamo con le presentazioni. Lorenzo, titolare del Robot Ski Service della provincia di Lecco, si introduce così: “Io e mio padre, anni fa, abbiamo ritirato un laboratorio artigianale per la manutenzione di sci e snowboard da un signore che era stanco di lavorare ed era giunto il momento che andasse in pensione. Ora siamo un punto di riferimento per il territorio, con macchinari all’avanguardia e più di 400 tra sci e snowboard per il noleggio. Per poter offrire sempre il miglior servizio ai nostri clienti, sono sempre alla ricerca delle ultime novità sul mercato. L’ultima è stata un’esperienza lavorativa di sei mesi in Nuova Zelanda, precisamente a Wanaka, come skiman in uno dei migliori skiworkshop dell’emisfero australe. Ho potuto imparare un sacco di cose ed affinarne altre grazie all’aiuto del titolare che non a caso è lo skiman ufficiale della squadra Olimpica neozelandese di halfpipe e slopestyle. Al di fuori delle Alpi, oltre alla Nuova Zelanda, ho avuto la fortuna di potere sciare in Norvegia nel 2015 e in Giappone nel 2017. Altre mie passioni sono le escursioni in montagna e la mountainbike. Di recente ho preso a cuore la causa green per cercare di limitare il nostro impatto sull’ecosistema, sia per quanto riguarda la vita quotidiana che nel laboratorio. Infatti stiamo iniziando ad offrire ai nostri clienti delle scioline ecologiche“.

Lavorazione standard

“Per lavorazione standard si intende la sequenza di passaggi necessari per ripristinare l’attrezzo e riportarlo in condizioni utilizzabili e di sicurezza per lo sciatore. Si parla di sicurezza perché anche lo sci deve essere controllato periodicamente come qualsiasi altro mezzo o attrezzo ad esempio bicicletta, automobile o motocicletta in modo tale che risponda sempre in maniera adeguata agli input che gli vengono dati.

Le lamine per esempio possono essere paragonate alle ruote e ai freni della nostra automobile, infatti, ci permettono di condurre e frenare i nostri sci durante il nostro percorso. Una scarsa manutenzione e cura del materiale o addirittura una manutenzione eseguita in maniera non corretta possono mettere a rischio la sicurezza nostra e di chi ci circonda durante le discese in pista.

Soletta e lamine di uno sci

Di seguito andremo ad analizzare i passaggi della lavorazione standard.

Stuccatura della soletta

La prima operazione che viene eseguita è la stuccatura della soletta. Nelle zone dove sono presenti tagli o incisioni viene colato del materiale plastico (polietilene). Questa operazione può essere eseguita sia manualmente nel caso in cui i danni non siano di grande entità, oppure utilizzando apposite macchine automatizzate dove l’intera superficie della soletta dello sci viene ricoperta con un leggero strato di P.Tex.

Nel caso lo sci presenti dei danni strutturali di maggiore entità dove sia necessario eseguire lavori di ricostruzione, questi di norma vengono eseguiti prima della stuccatura.

Prima sgrossatura

Per eliminare il materiale in eccesso dovuto alla precedente stuccatura, o nel caso in cui la soletta e le lamine dello sci si presentino in pessimo stato, generalmente lo sci viene lavorato prima con una macchina levigatrice con nastro di carta vetrata. Qui, con l’aiuto di un trascinatore, la spianatura viene eseguita in maniera uniforme.

Spianatura ed impronta della soletta

Nel caso in cui il materiale in eccesso non sia molto si può scegliere anche di evitare il passaggio precedente con la levigatrice a nastro ed inserire direttamente lo sci nella macchina rettificatrice a pietra.

Il passaggio di spianatura è molto importante perché avere la soletta di uno sci perfettamente piana è il punto di partenza per qualsiasi tipo di preparazione, amatoriale o gara che sia.

Dopo la spianatura lo sci viene improntato, ovvero sempre con l’ausilio della mola, viene inciso un disegno geometrico sulla soletta. L’impronta sulla soletta ha la stessa funzione delle incisioni presenti sul battistrada delle gomme delle nostre automobili, ossia drenare l’acqua in eccesso. Quando gli sci viaggiano sulla neve, in base alla nostra velocità, producono degli attriti che generano uno strato d’acqua tra la soletta e la neve. Se questo fenomeno sarà di limitata quantità e le impronte della soletta saranno proporzionate a quella necessità, allora avremo certamente degli sci scorrevoli e sicuri.

Rettifica lamine

L’operazione successiva vede la lavorazione delle lamine, sulle superfici laterali ed inferiori (tuning), con gli angoli più idonei a seconda delle caratteristiche dello sciatore.

Un tuning per atleti è intorno allo 0,75° – 1°, mentre quello generico per gli sciatori normali è intorno al 1°. Allo stesso tempo i fianchi vanno dagli 86° dello slalom per arrivare agli 89° per il normale utilizzatore. Gigante e superG vedono per la maggiore angoli di 87°/88°.

La combinazione dei due angoli danno luogo all’angolo effettivo o anche detto angolo di spigolo.

Per la lavorazione delle lamine laterali fatte in acciaio ci sono diverse tipologie: la classica squadretta con lima annessa utilizzata per le preparazioni manuali oppure delle macchine automatizzate presenti nei laboratori che sfruttano sistemi con nastri di carta vetrata abrasiva di diverse grane.

Da qualche tempo a questa parte sono state sviluppate anche macchine che impiegano mole ceramiche per ottenere una lavorazione ancora più precisa di angoli e finitura superficiale.

A questo punto si potrà capire che una precedente spianatura eseguita in maniere corretta abbinata ad una corretta lavorazione delle lamine saranno garanzia di un attrezzo reattivo e sicuro durante l’utilizzo.

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Soletta dello sci ben sciolinata

Pulitura della soletta e sciolinatura

Prima di eseguire la sciolinatura la soletta deve essere pulita con un solvente apposito per rimuovere eventuali impurità e residui derivanti dalle precedenti lavorazioni.

Infine, come ultima fase ma non meno importante c’è la sciolinatura.

La funzione della sciolina è quella di rendere la soletta idrorepellente così da migliorarne la scorrevolezza proprio perché non tutto dipende solo dall’impronta.

Ci sono diverse aziende produttrici di scioline che generalmente suddividono i loro prodotti in tre categorie ben distinguibili in base ai colori. La sciolina gialla usata per temperature dai +5 a -5, sciolina rossa dai -5 ai -15 e la sciolina blu per temperature inferiori ai -15.

La cera viene applicata con una macchina dedicata dotata di un rullo caldo sul quale viene applicata la sciolina in precedenza. Successivamente con una spazzola viene rimossa la quantità in eccesso.

I passaggi analizzati fino adesso si riferiscono ad una preparazione di uno sci standard, tuttavia sono anche la base per la lavorazione di uno sci da gara, ovviamente con l’aggiunta di qualche accortezza e l’impiego di attrezzature più specifiche in alcuni passaggi.

Una domanda che mi rivolgono di frequente è ogni quanto tempo bisogna fare la manutenzione.

Una risposta standard non c’è, sicuramente la lavorazione va fatta prima di cominciare la stagione sciistica in modo tale da essere pronti e sicuri fin dalle prime sciate. Le successive lavorazioni dipendono dalla frequenza delle uscite, dalle condizioni del manto nevoso e dalla cura con cui riponete i vostri attrezzi. In ogni caso se avete dubbi è sempre meglio rivolgersi a personale specializzato.

Robot di preparazione sci in azione.
Robot di preparazione sci in azione.

Il servizio di assistenza viene consigliato prima dell’inizio della stagione e comunque dopo aver sciato 7 giorni sulla neve (ma il tipo e la frequenza dello Ski Service dipendono fortemente dallo stile di sci e dalle condizioni della neve).

Crediti foto: Robot Ski Service


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