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FAQ invernali: sai cos’è il rocker?

Definizione e utilità di una tecnologia caratteristica degli sci moderni

Scritto il
da Martina Tremolada

Negli ultimi anni ci siamo abituati a un’invasione del lessico anglosassone nella nostra quotidianità. Non sempre tuttavia i termini inglesi o inglesizzati sono di immediata comprensione: è il caso del “rocker”, una tecnologia molto utilizzata negli sci al punto che si parla di sci, punte e code “rockerate”. Ma in sostanza, che significa? Cos’è il rocker? Ce lo siamo fatti spiegare dall’ideatore di Outdoortest.it Alfredo Tradati, che oltre ad avere una lunga esperienza come testatore e come maestro di sci, da sempre si occupa anche delle “parole” dello sci attraverso la comunicazione giornalistica ed editoriale.

Rocher: cos’è?

Rocker in inglese significa incurvato. Il termine deriva delle assi delle botti: da questo ambito è stato mutuato anche nel mondo degli sci dove è entrato da oltre 3 anni a questa parte. L’introduzione del rocker è stata un’onda rivitalizzante: dopo gli anni del carving, che hanno fatto il loro tempo cambiando la struttura dello sci in toto, mancavano elementi di novità ed ecco che è venuto fuori il rocker”.

È stato un recupero del passato, che risale persino all’Ottocento, al tempo del telemark in Norvegia, quando gli sci venivano costruiti a mano e di legno. Ci sono infatti testimonianze già dell’epoca di costruttori che piallavano lo sci in punta e in coda arrotondandoli, perché in questo modo nella neve fresca riuscivano a girare meglio. Il rocker quindi possiamo dire che è nato lì e allora, solo che nessuno gli aveva dato quel nome.

Torniamo ai giorni nostri, al periodo precedente l’avvento del rocker: le aziende costruttrici si trovavano a realizzare sci ben strutturati e solidi, ma difficili da girare, perché la lamina prendeva in punta e prendeva in coda e si faceva fatica a svincolare l’attrezzo. La sfida era trovare una soluzione affinché diventasse più facile curvare, e quella più semplice è stata “stortare” lo sci, ovvero elevarlo in punta ed elevarlo in coda. In questo modo la superficie della lamina a contatto con la neve diminuisce, perché essendo sollevato in punta e in coda tocca meno il suolo, e così sterzare lo sci con i piedi diventa più facile. Una volta messi in curva tutto il resto lo fa la pressione che dai agli sci, la forza centrifuga ed ecco che la lamina riprende a fare il suo corso.

Con il Rocker l’entrata in curva e l’uscita diventano movimenti più fluidi. Gli sci moderni sono sciancrati e rockerati e molto più facili da usare, almeno finché parliamo di attrezzi rivolti a sciatori di medio livello tecnico”.


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