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Come stimare la temperatura in quota senza la moderna tecnologia

Scopri a quale temperatura vai incontro durante la tua escursione per non farti sorprendere dal meteo primaverile

Scritto il
da Luca Tessore

A chi non è capitato di andare in montagna, specie in primavera, ed essere sorpreso dal freddo? Molto probabilmente alla maggior parte di noi! Magari partiti da fondo valle con un bel sole incoraggiante e temperature miti che hanno fatto sbocciare i primi fiori,  dimenticandoci che dove siamo diretti è ancora inverno. Ebbene, un modo per non farsi sorprendere dal meteo e stimare la temperatura in quota esiste, ed è più semplice di quanto si pensi e, il tutto senza nemmeno dover consultare bollettini meteorologici o app!

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Spesso a valle in primavera le prime giornate miti fanno sbocciare i fiori ma poche centinaia di metri a monte è ancora pieno inverno _ Ph di Rodrigo Curi su Unsplash

Perché più si sale più fa freddo?

Prima di arrivare a capire come stimare la temperatura ad una certa quota, dobbiamo capire il motivo per cui varia. Sostanzialmente dobbiamo immaginarci la superficie della terra come un enorme pallone che si scalda, grazie all’irraggiamento solare. Questo enorme pallone cederà per conduzione calore ai vari strati d’aria, i quali, più saranno distanti dalla superficie meno calore potranno ricevere da essa. Lo stesso principio lo potete verificare quando vi scaldate le mani su una stufa o su un calorifero, più vi allontanate dalla fonte di calore più la temperatura sarà bassa.

Ma non è finita qui: salendo di quota, anche la pressione diminuisce.

La temperatura e la pressione atmosferica sono strettamente correlate fra loro. Infatti, è noto che in un gas, (come la nostra atmosfera) maggiore è la pressione, più è alta la temperatura. Ecco perché al mare fa più caldo che in montagna!

stimare la temperatura
Al livello del mare tendenzialmente fa più caldo che in cima ad una montagna anche grazie alla maggiore pressione atmosferica _ Ph di Michael su Unsplash
…e anche il vapore acqueo

Sempre in conseguenza alla pressione varia il contenuto di vapore acqueo, più si sale minore sarà la sua presenza. Anche questo fattore incide sulla temperatura dell’aria: di fatto il vapore acqueo aiuta l’atmosfera a trattenere il calore rilasciato dalla superficie terrestre, di conseguenza a quote elevate l’atmosfera riuscirà a “trattenere” meno calore.

Come stimare la temperatura ad una determinata quota

La cosa sorprendente è che il calcolo da fare è una semplice moltiplicazione. Sì, perché dovete sapere che per ogni 100 metri di aumento di quota, la temperatura dell’aria diminuisce mediamente di 0,65°C. Questo in condizioni di atmosfera standard, vedremo tra poco quando non funziona. Questo semplice valore è il risultato di alcuni processi fisici in cui centra ovviamente: pressione, quantità di vapore acqueo e scambi energetici. Ma a noi interessa come sfruttarlo per le nostre escursioni.

Come utilizzarlo

A questo punto basterà conoscere la temperatura dell’aria e la quota da cui partiamo per la nostra escursione, per stimare con un semplice calcolo quale sarà la temperatura dell’aria in cima.

Differenza di Temperatura=(dislivello(m)/100)×0,65°C

Se partiamo per esempio da un rifugio a 1200 m di quota dove abbiamo una piacevole temperatura di 12°C e dobbiamo raggiungere una cima a 2500 m di quota sapremo che lassù in quel momento ci sono appena 3,5 °C.

Ovviamente, durante il corso dell’escursione la temperatura a valle varierà e di conseguenza anche quella in cima. Quindi, possiamo utilizzare questo metodo per avere un’idea di ciò che andremo incontro e non come valore assoluto.

stimare la temperatura
La linea dello 0 termico è un valido indicatore per capire le condizioni che andremo a trovare durante l’escursione _ Ph di Jeremy Bishop su Unsplash

E quando questa regola non funziona?

In buona sostanza questa regola è valida in condizioni di stabilità atmosferica; mentre quando ci ritroviamo in una condizione di instabilità, per esempio in caso di temporale, la variazione di temperatura diminuisce di oltre 10°C ogni 1000 metri (1°C/100m)! Se poi pensiamo all’inversione termica ci viene facile capire che non soltanto in questo caso non funziona questa regola, ma è addirittura ribaltata: più si sale di quota più la temperatura aumenta (ne abbiamo parlato QUI).

Infine, può accadere di ritrovarsi a 3000 metri alla stessa temperatura che c’era al punto di partenza, a centinaia di metri più a valle. In questo caso siamo in una condizione chiamata di omotermia verticale, in pratica la variazione è nulla.

stimare la temperatura in quota durante un temporale risulta più difficile
Ph di Patrick Schneider su Unsplash

Ora non vi resta che verificare voi stessi questa semplice regola, ricordandosi sempre che al di là di ogni calcolo e stima è sempre meglio avanzare un capo pesante nello zaino che rischiare l’ipotermia.


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