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Ripari d’emergenza: cosa sono?

Come gestire e risolvere le emergenze invernali in montagna

Cecilia Mariani Scritto il
da Cecilia Mariani

Ci sono pochi ambienti suggestivi come la montagna in inverno. Con la neve che copre boschi e cime, il paesaggio si trasforma e avventurarsi in montagna con le ciaspole o con gli sci è sempre una grande esperienza. L’inverno però sa anche essere duro, imprevedibile, pericoloso. Può succedere di trovarsi in situazioni inaspettate, e in questo caso bisogna sapere come comportarsi. Vediamo insieme come gestire le emergenze invernali in montagna.

Bosco dopo una nevicata ph. Cecilia Mariani

Emergenze invernali in montagna: prima di uscire

Prevenire è meglio che curare, questo lo sappiamo tutti. Anche in questo caso vale la regola della prevenzione e della preparazione, più efficace di qualsiasi soluzione.

Prima di uscire di casa è fondamentale studiare l’itinerario, e decidere un percorso adeguato in base a una serie di variabili, elencate qui sotto.

  • Preparazione fisica: l’itinerario sarà adeguato alla nostra preparazione fisica corrente e a quella di chi verrà con noi. È importante non strafare, e pianificare un percorso che riusciremo a portare a termine senza troppe difficoltà, sia in termini di distanza che di dislivello.
  • Previsioni del tempo: l’itinerario andrà scelto anche in base alle previsioni del tempo, alle precipitazioni programmate per la giornata, alla direzione e all’intensità del vento, eccetera. È importante iniziare presto la mattina se è in previsione un peggioramento durante il corso della giornata, e ricordarsi che in inverno le giornate sono più corte, per non farsi cogliere impreparati dal buio. È comunque necessario essere flessibili, e cambiare i piani in base alle condizioni rilevate sul campo.
  • Bollettino valanghe: in maniera simile alle previsioni del tempo, è fondamentale consultare il bollettino valanghe prima di pianificare un’uscita invernale, e scegliere la destinazione più adeguata in base al rischio. Questo punto va di pari passo con le caratteristiche del terreno che sceglieremo, che determinerà il rischio stesso di valanga.
Scegliere l’itinerario più adatto consultando la cartina ph. Cecilia Mariani

Attrezzatura

Un’altra cosa da fare prima di uscire di casa è assicurarsi di avere tutta l’attrezzatura necessaria per affrontare un’escursione invernale.

Per prima cosa, l’abbigliamento. È importante vestirsi a strati, per mantenere una temperatura adeguata e per poter aggiungere o togliere strati in modo facile e veloce a seconda delle condizioni. Importantissimo è poi proteggere le estremità, e quindi calze e scarponi, guanti e cappello di lana diventano accessori fondamentali.

Passiamo poi all’attrezzatura più tecnica, come ciaspole, sci, ramponi o ramponcini e piccozza. Quale di queste attrezzature sarà la più adeguata sarà determinato dal tipo di terreno che sceglieremo per la nostra uscita, e dalle condizioni della neve.

Per finire l’attrezzatura di emergenza, come telo termico e scaldamani, ma anche artva, pala e sonda.

Avalanche Safety Zermatt

Emergenze invernali in montagna: ripari di emergenza

Può succedere però di non avere altra scelta che di passare una notte all’addiaccio. Questa dev’essere davvero l’ultima spiaggia, ed è sempre preferibile tornare sui propri passi, se possibile. Se ci troviamo in difficoltà, inoltre, è sempre opportuno allertare i soccorsi.

Il segreto per passare una notte all’aperto in inverno senza soffrire troppo è quello di rimanere riparati e all’asciutto, e per facilitare ciò è necessario costruire un riparo d’emergenza. Possiamo usare diversi elementi e oggetti per costruire il nostro riparo, dalla neve stessa ai rami degli alberi al group shelter, se ne abbiamo uno nello zaino. Da considerare è anche la posizione in cui costruiremo il nostro riparo d’emergenza, preferibilmente riparato dal vento e dalla neve, facendo attenzione però al pericolo valanghe.

Dolomiti in inverno ph. Cecilia Mariani

Esistono diversi tipi di ripari d’emergenza, qui di seguito ho elencato i più comuni.

  • La soluzione più facile e veloce per costruire un riparo d’emergenza se si ha nello zaino un telo termico o un group shelter è quella di scavare una grande buca nella neve. È possibile creare una piattaforma dove sedersi, e poi una zona più profonda dove mettere i piedi, e magari rinforzare anche i bordi. Per aumentare l’isolamento ci si può sedere sullo zaino, per non toccare direttamente la neve. Una volta seduti all’interno della buca ci si copre con il group shelter, e il gioco è fatto.
Riparo di emergenza in inverno ph. Cecilia Mariani
  • È possibile costruire un riparo semplice ed efficace utilizzando quello che ci offre il paesaggio, come ad esempio un abete. Il modo più semplice per farlo è di scavare la neve intorno al tronco dell’albero, magari usando la neve in eccesso per alzare un po’ i bordi del nostro “pozzo” e chiudere lo spazio fra il terreno e i rami più bassi dell’albero. I rami stessi fungeranno da paravento e terranno la neve fuori dal nostro riparo.
Usare un abete come riparo naturale ph. Cecilia Mariani
  • Il terzo riparo per le emergenze invernali in montagna che voglio descrivere è un po’ più complicato, ed è quello che più di tutti assomiglia al classico igloo. In inglese si chiama shovel up e funziona così: si inizia impilando gli zaini a disposizione al centro di quella che diventerà poi la nostra struttura. Gli zaini verranno poi ricoperti di neve, che verrà raccolta con la pala e depositata a formare una cupola. Una volta finito questo procedimento, si scaverà un buco verso l’interno per andare a recuperare gli zaini, formando così un ingresso e una piccola “stanza”, che sarà poi dove ci potremo riparare. Una volta compattata la neve, sia all’esterno che all’interno, il nostro riparo sarà pronto.
Shovel up. Photo by Marc Wieland on Unsplash
  • Da ultimo, è possibile costruire una specie di grotta scavando direttamente nella neve. Prima di tutto bisogna trovare il luogo adatto, ovvero un pendio dove la profondità della neve sia tale da poter scavare verso la parete della montagna creando una piccola grotta. Questo spazio può poi essere ampliato verso l’alto, in modo da poterci stare dentro seduti comodi. L’ingresso può essere bloccato con lo zaino, per bloccare il vento e impedire alla neve di entrare.

Questi sono solo alcuni tipi di riparo di emergenza che si possono costruire con pochissima attrezzatura a disposizione. È utile provare a costruire questi ripari prima che ci sia l’occasione di doverli usare per davvero. Un modo diverso e divertente per passare una giornata sulla neve, ma allo stesso tempo utile per essere preparati ad ogni evenienza.


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