Avrete notato che ultimamente le più famose App meteorologiche utilizzano un simbolo specifico per questo fenomeno, proprio come si fa per altre condizioni meteo più comuni. Il gelicidio non è un fenomeno meteorologico frequente, in Italia ed in particolare nella pianura padana il gelicidio è più probabile tra dicembre e gennaio. La sua pericolosità ha portato la necessità di evidenziarlo in modo chiaro quando previsto dai modelli meteorologici.
In cosa consiste il fenomeno del gelicidio
L’origine del nome non ha in realtà un significato negativo come potrebbe sembrare: ha origine latina “geli-cidium” cioè “ghiaccio-cadere”. Non è altro che acqua liquida che solidifica all’istante quando viene a contatto con il suolo o altri oggetti (cavi elettrici, rami, rocce, impianti di risalita, etc…). L’acqua in questione viene chiamata dagli scienziati sopraffusa, cioè acqua che rimane liquida nonostante la temperatura sia inferiore agli 0°C. Quando l’acqua sopraffusa arriva entra in contatto con una superficie forma su di essa uno strato di ghiaccio molto duro e trasparente di spessore diverso in relazione alla durata del fenomeno e all’intensità della perturbazione.
Condizioni necessarie
Affinché si possa verificare il fenomeno è necessaria una condizione particolare di temperatura: a livello del suolo deve essere presente uno strato di aria fredda, con temperature inferiori a 0°C, e sopra di esso uno strato d’aria più calda (> 0°C) che consenta la fusione dei cristalli di neve che cadono dalla nube. Sì, perché il fenomeno è favorito da nubi fredde (quelle che portano la neve) è piuttosto raro che si verifichi da nubi calde. Ora abbiamo tutti gli ingredienti che servono per capire come e quando può verificarsi questo particolare fenomeno.
Quando è più probabile
Abbiamo visto che la condizione necessaria è una sovrapposizione di aria calda su uno strato di aria fredda a contatto con il suolo; in sostanza ci deve essere un’inversione termica, questa può avere origine grazie a diverse situazioni. Solitamente l’aria fredda viene interrotta dall’aria calda a quote intorno ai 1500-3000 metri.
In Italia il gelicidio è più frequente nella Val Padana e nel Triveneto tra Dicembre e Gennaio, in zone di fondovalle e di pianura; in questo periodo possiamo trovare al suolo temperature sotto gli 0°C e le masse d’aria calda possono innescare il fenomeno.
I pericoli del gelicidio per gli amanti dell’outdoor
In realtà, i pericoli che derivano da questo fenomeno atmosferico sono uguali sia in ambiente urbano che naturale. Infatti, il gelicidio causa numerosi problemi sia ad una strada asfaltata che ad un sentiero. Quindi, in generale il primo pericolo deriva dalla superficie che diventa estremamente scivolosa sia per i veicoli che per i pedoni o escursionisti. Il gelicidio non risparmia neanche gli alpinisti, il temuto verglas può formarsi anche per gelicidio e non soltanto per congelamento dell’acqua.
La seconda problematica arriva dall’alto: rami, cavi elettrici o degli impianti di risalita e addirittura interi alberi che possono spezzarsi con il peso del ghiaccio che si accumula. Per fortuna, solitamente, dopo il fenomeno le temperature si rialzano così che il ghiaccio potrà fondere e tornare acqua liquida.
Come non farsi sorprendere dal gelicidio
Ad oggi le app meteorologiche evidenziano questo fenomeno, di conseguenza abbiamo un grande aiuto per gestire le nostre escursioni (trasferimenti in auto compresi). Tuttavia non sempre potremmo aver consultato le previsioni meteo o le allerte, per questo vi sarà utile prestare attenzione a queste 3 regole che possono annunciare la presenza di gelicidio:
- perturbazione in arrivo con temperature miti in quota (possibile inversione termica)
- passaggio da neve a pioggia o semplicemente pioggia nonostante il termometro continui a indicare temperature ≤ 0°C
- passaggio da cristalli di neve (dendriti) a grani (nevischio): questo indica il possibile inserimento di aria calda fra la perturbazione e il suolo (inversione termica)
Per fortuna nonostante possiate trovare queste tre situazioni non sempre si presenterà il fenomeno del gelicidio, come abbiamo visto il gelicidio necessita della combinazione del giusto equilibrio tra aria calda che fonda la neve e una bolla fredda al suolo.
Se siete interessati a scoprire altre curiosità sul meteorologia leggete questo articolo: