Andare in montagna, si sa, comporta dei rischi. La montagna è un luogo isolato e impervio, e le attività che si svolgono in questo ambiente sono potenzialmente pericolose. E non intendo per forza rischi estremi, come la morte, ma anche cose più semplici come una caviglia slogata o un braccio rotto. E con l’aumento esponenziale del numero di escursionisti e alpinisti sulle nostre montagne negli ultimi anni, si sente sempre più spesso parlare, al telegiornale e sui social, di interventi del soccorso alpino e di incidenti che, con un minimo di preparazione in più, si sarebbero tranquillamente potuti evitare.
Ma cosa bisogna fare in caso di emergenza in montagna, e come bisogna comportarsi? Proviamo a rispondere a queste domande di seguito.
Prevenire è meglio che curare
Come in qualsiasi situazione, evitare che le cose vadano storte è sempre meglio che dover trovare una soluzione al problema. In poche parole: bisogna fare di tutto per evitare qualsiasi tipo di emergenza o incidente. Ma come fare?
- Prima di tutto bisogna pianificare l’uscita in montagna a seconda delle condizioni meteo, per evitare di venire colti impreparati da un temporale e per assicurarsi di avere l’attrezzatura necessaria alle condizioni;
- Pianificare l’uscita in base alle capacità dei singoli partecipanti, e scegliere un grado di difficoltà adatto a tutti;
- Studiare il percorso nei minimi dettagli in modo da sapere esattamente dove andare. Portare con se cartina, bussola e GPS, ma soprattutto saperli usare!
- Comunicare a un familiare o a un amico i propri programmi e l’itinerario che intendiamo seguire, potrebbe risultare molto utile in caso di mancato rientro;
- Avere sempre con se la corretta attrezzatura, a seconda del meteo e del percorso che andremo a fare (compresi cibo e acqua);
- Avere sempre con se un kit di primo soccorso ben fornito e sapere come comportarsi in caso di necessità. Esistono corsi di primo soccorso in ambito remoto, molto validi e utili per chi frequenta la montagna e altri luoghi poco accessibili;
- Non avere mai paura di tornare indietro, le montagne non scappano e c’è sempre l’opportunità di tornare.
Cosa fare se qualcosa va storto
A volte però, nonostante la giusta preparazione, le cose non vanno per il verso giusto. Succede, l’importante è sapere come comportarsi in queste situazioni. Ecco i consigli del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico:
- Mantenere la calma e non farsi prendere dal panico, fondamentale per poter prendere le giuste decisioni in un momento difficile;
- Valutare la gravità dell’accaduto, le condizioni in cui si trovano le persone coinvolte e la presenza di pericoli oggettivi sul luogo dell’incidente;
- Se necessario, chiamare il Numero Unico di Emergenza europeo, cioè il 112. Se ci troviamo fuori dall’Europa è bene controllare quale sia il numero prima di partire.
- Prepararsi a fornire informazioni importanti all’operatore della centrale operativa:
- Il luogo esatto dell’incidente, compresi il nome del gruppo montuoso e della montagna, il versante, la quota e la via di salita (tutte queste informazioni possono essere ricavate dalla cartina, altro motivo per cui è importante saperla utilizzare);
- L’attività svolta e il numero di persone coinvolte nell’incidente;
- Le condizioni dei feriti e le condizioni atmosferiche sul luogo dell’incidente;
- Il numero di telefono utilizzato per svolgere la chiamata. È importante rimanere dove c’è campo, in quanto l’operatore potrebbe doverci richiamare);
- Nel caso debba intervenire l’elicottero seguire le seguenti regole:
- Per segnalare che abbiamo bisogno di aiuto assumere una posizione a forma di Y, con le braccia alzate verso l’alto (se invece non abbiamo bisogno di aiuto, e l’elicottero magari è stato chiamato da qualche altro escursionista poco distante da noi, posizionarsi a forma di N, con un braccio verso l’alto e uno verso il basso);
- Assicurarsi che la zona circostante sia idonea all’intervento dell’elicottero e segnalare eventuali ostacoli all’operatore della centrale;
- Nei limiti del possibile e delle proprie conoscenze, prestare primo soccorso alla vittima e aspettare che arrivino i soccorsi. È importante soprattutto rassicurare l’infortunato e non lasciarlo mai da solo.
Assicurazione
Una cosa molto importante, ma che purtroppo molte persone non sanno, è avere un’assicurazione adeguata che copra i costi in caso di soccorso. L’uscita dell’elicottero o dei soccorritori a piedi potrebbe infatti costare migliaia di euro, a seconda della situazione, di certo non adatta a tutte le tasche. E se questo da un lato potrebbe dissuadere a chiamare il soccorso per motivi futili, dall’altro potrebbe risultare poco piacevole nel caso in cui una mano sia davvero necessario.
L’intervento dell’elicottero è gratuito e a carico del servizio sanitario nazionale se il trasporto comporta il successivo ricovero del paziente in ospedale, oppure lo svolgimento di accertamenti in pronto soccorso. Quando invece non c’è la necessità di ricovero, i costi di trasporto e soccorso, non essendo considerati come attività d’emergenza, sono a carico parziale o totale del recuperato. In Italia le regola e i costi cambiano da regione a regione, ed è bene informarsi prima di partire. Un modo per evitare ogni imprevisto è quello di pagare un’assicurazione, spesso messa a disposizione dai vari Club Alpini, in modo da non avere brutte sorprese.
In ogni caso, e a prescindere dai costi, la chiamata al soccorso alpino va effettuata solo ed esclusivamente quando ce n’è davvero bisogno. I soccorsi sono sempre disponibili, per chiunque e in qualsiasi situazione, e si mettono in moto ogni volta che viene effettuata la chiamata. Ma è bene ricordare che, se una tale risorsa viene utilizzata in situazioni non strettamente d’emergenza, potrebbe non essere disponibile per qualcun altro che ne ha veramente bisogno.
E quindi, ancora una volta, la cosa più importante da fare è prepararsi adeguatamente all’uscita e considerare le proprie capacità. Prendere tutte le precauzioni necessarie per poter portare a termine un’escursione o un’impresa alpinistica senza nessun aiuto esterno. Poi gli incidenti succedono, e succederanno sempre, e il soccorso alpino sarà sempre pronto ad aiutarci. Ma la preparazione, e la conoscenza dei propri limiti, sono fondamentali.
(Fonti: Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico e Soccorso Alpino Trentino)