Völkl Racetiger GS sci discesa alpino 2023

Il Völkl Racetiger GS è stato rivisitato per trasportare ciò che viene fatto in coppa del mondo ad uno sci con raggi e prestazioni adattate alle nostre piste.

Sebbene la grafica sia pressoché identica, lo sci è stato totalmente modificato, prima privo di carattere, ora ha acquisito un'identità nuova e interessante.

La serigrafia è davvero stupenda, sulla neve fa un gran bell'effetto. Rosso acceso, quasi fluo, sia sul top che sui fianchi dritti. Le V che si ripetono richiamano le vecchie grafiche degli anni '80, per cui ho un debole. Non possono che piacermi!

Inoltre il topsheet presenta una zigrinatura che non solo ne esalta i riflessi, ma anche lo preserva contro i segni del tempo e dai graffi delle code degli impianti. E' più difficile invece notare in fotografia la tecnologia "tailored carbon tips", una trama ad X in carbonio che si intreccia lungo la spatola per conferire rigidità torsionale e per assorbire le vibrazioni. Non solo funzionale, ma in controluce fa un bell'effetto.

Ho testato il Völkl Racetiger GS sulle nevi dell'Alpe di Pampeago, dove sebbene fosse metà aprile con temperature molto alte, la mattina si trovava una neve ghiacciata dovuta al rigelo notturno che ci ha dato la possibilità di testare i limiti di questi sci performanti.

Fin da subito il feeling è stato davvero ottimo, facile ed intuitivo per la categoria. L'ingresso in curva è facilissimo, grazie al leggero rocker in punta che rimane basso senza sbattere, però è necessario mantenere il contatto sulla linguetta dello scarpone, soprattutto sulla neve primaverile trasformata.

Una volta messo sui binari ci resta e non si muove più, fino a dare una bella risposta a fine curva per iniziare quella successiva. Sebbene abbia un flex rigido non risulta mai nervoso.

Nonostante la neve fosse molto dura presto al mattino, gli sci sono rimasti sempre belli piantati senza sbacchettare mai, neanche sulle piste più ripide, la trama in carbonio che corre sulle spatole fa il suo dovere.

Come sempre apprezzo lo sci che aiuta, ma non troppo, in modo che lo sciatore esperto può gestire meglio con i piedi l'ingresso della curva. Soprattutto nell'arco medio si può girare un po' i piedi e a comando poi lo sci prende lo spigolo per poi mantenerlo facilmente.

Infine nel corto raggio, per lo stesso motivo, risulta facile con un buon indirizzamento ad inizio curva. Il rocker in punta non dà mai fastidio e la coda "stretta" non aggancia mai. Occhio però agli arretramenti, è necessario sempre mantenere il contatto con la linguetta dello scarpone. Il cambio degli spigoli risulta sempre velocissimo, zero problemi.

Con la piastra a scorrimento hanno quella leggerezza in più, senza perdere troppo in performance, per arrivare a fine giornata meno stanchi. Spesso le piastre piston sono più divertenti, ma richiedono un dispendio energetico più alto per starci dietro.

Brillano dunque sui livelli 6 e 7 del testo tecnico sulla neve dura e compatta, mentre se la cavano sulla neve più sciolta. Non sono fatti per quello, sono perfetti per le piste belle tirate al mattino presto. Anche a velocità più basse essendo meno sciancrati non agganciano mai e risultano piacevoli.