Il casco Voyager di CAMP si caratterizza per la sua doppia omologazione per sci alpino e alpinismo. Comodo, ergonomico, caldo e dall'estetica decisamente vintage.
Peso (gr) | 465 g (taglia piccola) e 475 g (taglia grande |
Taglie | S/M circonferenza 54-58cm ; M/L circonferenza 57-62cm |
Costruzione | In - mold con guscio superiore in ABS, anima interna in poliestere espanso EPS e strato protettivo inferiore in PC |
Materiale | Anima interna in EPS e strato protettivo inferiore in PC |
Tecnologie | Hard Shell |
Particolarità | Dotato di riflettore RECCO® |
Il casco Camp modello Voyager non passa inosservato per la sua estetica che richiama a gran voce gli anni '80. Le linee azzurre e fucsia creano una geometria e uno stile diverso dai classici caschi monocolore.
La forma del Camp Voyager è piuttosto larga e schiacciata; lo fa apparire sicuramente meno ergonomico di quanto invece sia. Nella taglia che ho testato, che è la 54-58, veste perfettamente la testa di una donna, anche minuta. Inoltre il sistema di regolazione posteriore permette di aggiustare la dimensione del casco sulla nostra testa.
Quello che caratterizza Camp Voyager è la sua doppia omologazione per alpinismo sci alpino. La doppia certificazione, oltre a garantire un più elevato standard di sicurezza assicurando in particolare un’alta protezione dagli impatti laterali, implica tutta una serie di scelte a livello di materiali e meccanismi che caratterizzano il casco.
A livello di materiali la resistenza agli urti e agli impatti è garantita da un guscio esterno in materiale plastico estremamente duro e da un'anima interna in polistirene espanso rinforzato da uno strato di policarbonato.
Il doppio uso alpinismo e sci alpino deve però anche poter garantire da un lato leggerezza e traspirabilità, dall'altra caldo e protezione.
Ne deriva la presenza di 17 aperture che lo rendono adatto all'uso alpinistico, senza comprometterne la sicurezza.
L'interno del casco può avere due layout. Un’imbottitura interna di base traspirante, che è estremamente morbida e calda, rendendo non solo comodo, ma piacevole, indossare il casco.
A questa imbottitura è possibile sostituire un kit in foam antisudore composto da una parte superiore, da una nucale (per coprire la rotella di regolazione) e da una frontale (fornita in due spessori diversi, 5 e 10 mm, per il massimo della personalizzazione).
Altro dettaglio del Camp Voyager è il paraorecchie amovibile, che si aggancia e si sgancia mediante incastri laterali. Meccanismo non proprio intuitivo al primo utilizzo, ma molto funzionale.
Un punto a favore del casco Camp Voyager, è la facilità di allacciarlo, slacciarlo e regolarlo una volta indossato, anche indossando i guanti.
Altro interessante sistema è il porta lampada/porta maschera che permette di fissare questi accessori tramite 3 elastici (2 laterali e 1 posteriore). Operazione però più facile da eseguire prima di indossare il casco.
Sicuramente apprezzabile lo sforzo di CAMP di coniugare la certificazione dello sci alpino con quella dell'alpinismo.
Viste le caratteristiche generali del Voyager, mi sento di consigliarlo a chi cerca un casco prevalentemente per lo sci alpino, ma vuole lasciarsi aperta la possibilità di utilizzarlo anche per l'alpinismo e lo scialpinismo.
Le dimensioni e il peso del casco sono un altro elemento che sicuramente ne confermano la vocazione più direzionata sullo sci di discesa.
L'ingombro del casco all'interno dello zaino sono maggiori rispetto a quelle di un regolare casco da alpinismo e anche il peso è sicuramente superiore. Ottimo comunque per chi privilegia la sicurezza e il comfort rispetto al peso.
Consigliato soprattutto a un pubblico femminile. Personalmente ho sempre molti problemi a trovare un casco che vesta bene e non si muova, avendo una forma del viso molto allungata. Il Voyager, nonostante l'aspetto "bombato" avvolge perfettamente e una volta regolato col boa resta in posizione.
Marca | Camp |
Modello: | Voyager |
Attività: | Scialpinismo competitivo, scialpinismo, sci alpino e alpinismo |
Utilizzatore: | Tutti |
Anno: | 2022 |
Casco conforme al regolamento ISMF che prevede la doppia omologazione alle norme EN 12492(alpinismo) e EN 1077/B (sci alpino). La doppia certificazione garantisce un più elevato standard di sicurezza per atleti e appassionati, assicurando in particolare un’alta protezione dagli impatti laterali.
Per superare i severi test richiesti dalla norma EN 1077/B, il Voyager presenta una costruzione in-mold che combina i vantaggi di questa tecnologia con quella hard-shell: guscio esterno in materiale plastico estremamente duro e resistente agli impatti (ABS), anima interna in polistirene espanso (EPS) rinforzato da uno strato di policarbonato (PC) per assorbire gli urti e garantire ulteriore resistenza.
Il comfort è assicurato dalle 17 aperture, dall’imbottitura di base traspirante e dalla possibilità di sostituirla con il kit in foam antisudore composto da una parte superiore, da una nucale (per coprire la rotella di regolazione) e da una frontale (fornita in due spessori diversi, 5 e 10 mm, per il massimo della personalizzazione).
Il paraorecchie amovibile si aggancia e si sgancia mediante incastri laterali. Il Voyager è inoltre dotato di riflettore RECCO® interno che in caso di valanga, incidente o perdita dell’orientamento rende rintracciabile lo scialpinista dagli operatori del soccorso alpino equipaggiati con detettore RECCO® (attenzione: tale tecnologia non sostituisce in alcun modo l’Artva).
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