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Michele Boscacci e Davide Magnini uno ski-tandem che funziona!

Condividere emozioni e dividere tutto, dalla fatica al podio

Scritto il
da Luca Tessore

Correre con uno o due compagni in certe gare è una necessità dettata da ambienti severi in cui il compagno diventa la tua ancora, non soltanto per sostenerti in caso di caduta in un crepaccio o scivolata lungo un pendio, ma anche per condividere emozioni e dividere tutto, dalla fatica al gradino più alto del podio; e chi meglio di Michele Boscacci e Davide Magnini possono raccontarci cosa significa questo ski-tandem e l’unicità di gare come il Pierra Menta o il Trofeo Mezzalama?

Davide Magnini e Michele Boscacci podio
Davide Magnini e Michele Boscacci vincitori della 37° edizione del Pierra Menta

Intervista a Michele Boscacci e Davide Magnini

Per chi non lo sapesse il Pierra Menta è il Tour de France dello scialpinismo, dove 4 giorni di gara con dislivelli dai 2000 ai 3000 metri al giorno e tratti dai 40° ai 45° in salita o in discesa, fanno di questa competizione una fra le gare più prestigiose dello scialpinismo. Si corre ad Arâches Beaufort e per la prima volta dopo 37 edizioni di questa storica gara, il 10 marzo 2023, è stata annullata una tappa a causa di venti fortissimi e condizioni proibitive.

Michele Boscacci è diversi anni che partecipa al Pierra Menta e non ha mai visto nulla di simile: “è la prima volta nella storia che viene annullata una tappa, oltre alla pioggia il grosso del problema era nella parte alta dove c’erano raffiche di vento molto forti. Sarebbe stato un po’ folle far partire una gara in quelle condizioni”.

Considerate che al via c’erano più di 200 squadre composte da 2 persone ciascuna, il comitato organizzativo ha preso la decisione giusta!

Per Davide Magnini è stata la sua prima Pierra Menta di quattro giorni, alla sveglia del terzo giorno, il riscaldamento sotto la pioggia insistente e la tormenta più in alto, non faceva sperare ad una possibile partenza: “ci siamo resi conto che più si avvicinava lo start più le condizioni meteo peggioravano. Abbiamo capito che, sia per noi atleti che per gli stessi volontari, rimanere là fuori tutta una giornata era impossibile, già soltanto per il pericolo delle piante che crollavano a causa del vento nel tratto di bosco”

Anche l’ultima giornata ha dovuto assecondare le condizioni meteo, così, percorso e tipologia di gara sono state cambiate all’ultimo: 40 cm di neve fresca sopra Arâches Beaufort caduti nella notte, e pioggia forte su neve hanno fatto salire il pericolo valanghe.

Questi cambi di programma hanno qualche insidia sul risultato della gara?

Davide Magnini: “Gli organizzatori sono stai bravi a tutelare la sicurezza di tutti noi atleti in gara e, nello stesso tempo trovare un tracciato alternativo molto spettacolare anche seppur corto e veloce che poteva però essere seguito benissimo dal pubblico. A livello di tensione si può creare un po’ più di stress perché non sai fino all’ultimo cosa andrai a fare, però noi siamo sempre pronti a tutto e cerchiamo di adeguarci di conseguenza, penso che non cambi molto sul risultato finale”.

Start 37° Pierra Menta
Start 37° Pierra Menta_Ph The Adventure Bakary

Michele Boscacci: “Aspettandoci quattro tappe consecutive, ciascuna oltre i 2000-2500 metri di dislivello positivo, e ritrovandoci a fare l’ultima tappa di soli 600 m di dislivello con l’incognita della partenza a cronometro non potevamo buttare via tutto quello che avevamo fatto nei giorni precedenti. Così abbiamo controllato la situazione e i nostri avversari, cercando di non abbassare la concentrazione perché comunque la gara la si vince al traguardo, e noi abbiamo fatto esattamente così ed è andata benissimo!

E a proposito di ski-tandem che funziona…

Michele Boscacci e Davide Magnini hanno già corso diverse gare insieme e vinto nel circuito della Gran Course, “Davide è un compagno di squadra più giovane di me che mi dà anche parecchi stimoli. Il suo punto di forza è continuare a crederci, rimanendo sempre concentrati, motivati e sul pezzo: io cerco  di imitarlo un po’ e di tenere alta la motivazione.” A volte sono semplici i motivi per cui una coppia sportiva funziona: “  Michele ed io abbiamo un buon feeling, ci alleniamo e gareggiamo più o meno nello stesso modo, nelle gare lunghe, in salita abbiamo lo stesso passo e anche in discesa,  ci aiutiamo a vicenda a fare le linee migliori. Ci piace mettere giù la tattica di gara e abbiamo più o meno le stesse idee e le stesse caratteristiche, è questo quello che fa una buona squadra, penso.”

Michele Boscacci e Davide Magnini
Michele Boscacci e Davide Magnini

Il Pierra Menta fa parte del circuito “La Grande Course” insieme all’Adamello skiraid, Trofeo Mezzalama, Altitoy Ternua, Tour du Rutor e Patrouille des Glaciers. Tutte gare prestigiose e affascinanti e ovviamente molto dure.

Michele Boscacci ha vinto più volte sia il Mezzalama che la Pierra Menta, “ogni gara ha la sua storia e ogni anno la stessa gara ha una storia a se’. La quota nel Trofeo Mezzalama, le giornate consecutive nel Pierra Menta e dislivelli, oltre che sviluppi chilometrici nell’Adamello skiraid sono tutte gare che bisogna affrontare al 100%, sia a livello fisico che mentale.”

E se qualche giovane ragazzo o ragazza si vuole avvicinare a questo bellissimo sport, Davide Magnini ricorda loro che: “essendo uno sport individuale di resistenza molto duro, quando lo pratichi essendo sempre in questa condizione un po’ al limite, riesci a instaurare con l’ambiente che ti circonda una relazione privilegiata. Questo  ti fa apprezzare tantissimo la natura, la montagna in cui ti stai muovendo ed è quello che un po’ ti crea dipendenza e di cui non riesci più a farne a meno.”

Michele Boscacci e Davide Magnini in cresta
Michele Boscacci e Davide Magnini in cresta
Non pensare al dislivello…

“La prima cosa che un giovane può apprezzare di questo sport è quella di vivere la natura, la montagna come un divertimento senza pressioni e senza pensare al tempo o al dislivello, ma vivere questa perfetta sincronia con la natura e con la montagna che ti circonda”

Prima di tutto la sicurezza…

“Lo sci alpinismo si pratica in un terreno che è pericoloso, in montagna e d’inverno, dove c’è sempre un rischio valanghe. Quindi, è bene avvicinarsi a questo sport con qualcuno che sia esperto come le Guide Alpine o altri specialisti della montagna!”

Michele e Davide, a noi non resta che farvi il tifo per le vostre prossime gare…ALE’, ALE’, ALE’!!!!!!

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