Nonostante il ministro dei Trasporti Matteo Salvini ha recentemente confermato l’entrata in vigore entro quest’estate del nuovo Codice della Strada, approvato dalla Camera con 163 voti favorevoli e 107 contrari, è il Senato ad avere l’ultima parola; modifiche al testo richieste da più parti saranno indispensabili per la sicurezza e miglior tutela di tutti.
Per questo vogliamo condividere la lettera di Paola Gianotti e Marco Cavorso dell’Associazione “Io rispetto il Ciclista” inviata al Senato, con il fine di sensibilizzare e invitarvi a riflettere sulla questione.
Lettera di Paola Gianotti e Marco Cavorso
“ Egregie Senatrici, Egregi Senatori
siamo Paola Gianotti, detentrice di 4 Guinness World Record, tra cui l’essere diventata la donna più veloce ad aver fatto il giro del mondo in bici, speaker motivazionale e attivista ambientale, e Marco Cavorso, papà di Tommaso, che a 14 anni mentre si allenava in bici è morto sul colpo, travolto da un automobilista che ha fatto un sorpasso su linea continua.
La presente è per sottoporre alla sua attenzione l’eventuale approvazione del nuovo Codice della strada per come oggi è stato scritto: il nuovo Codice della strada, infatti, non prende sufficientemente in considerazione le norme che devono tutelare la sicurezza degli automobilisti, dei ciclisti e dei pedoni, e oggi questa mancanza di tutela e sicurezza sulle strade uccide 3.159 italiani all’anno (ultimi dati Istat aggiornati nell’anno 2022).
È una strage ignorata a cui nessuno pone attenzione, ma che ha un impatto enorme sulla società per le famiglie, per la sanità, per l’economia.
In breve, riepiloghiamo i dati principali di incidentalità nel 2022 (fonte Istat):
• 165.889 numero incidenti
• 223.475 numero dei feriti
• 3.159 numero vittime della strada (una media di 9 persone al giorno)
• 485 numero vittime pedoni
• 205 numero vittime ciclisti
• 833 numero vittime sotto i 34 anni di età
• 18 miliardi costo sulla società degli incidenti stradali
Le principali cause di morte sulla strada derivano da:
• eccesso di velocità
• distrazione alla guida
• mancanza di rispetto della precedenza
Queste tre categorie rappresentano il 38,1% dei casi (dati Istat).
I 5 più gravi problemi del nuovo Codice della strada sono:
• aumento dei limiti di velocità
• attacco alle Ztl e alle aree pedonali
• meno controlli e molto più difficili
• attacco alla mobilità sostenibile e alle biciclette
• meno autonomia ai comuni e alle città
METTIAMO IN PAUSA il nuovo Codice della strada e riscriviamolo anche in un’ottica di maggiore sicurezza per far sì che sulle strade italiane non vengano uccise 3.159 persone all’anno.
La ringraziamo per l’attenzione e ci auguriamo che Lei, che ha il potere di decidere sulla vita di tanti italiani, possa prendere la decisione più giusta in merito.
Per il rispetto della vita dei nostri figli e delle future generazioni.
Grazie per l’attenzione che darà a questo messaggio.
Un cordiale saluto,
Paola Gianotti e Marco Cavorso