outdoortest.it GUIDA ALL'ACQUISTO DEI TUOI ATTREZZI SPORTIVI
OUTDOORTEST

TORNA AL MAGAZINE

Lavare la bici in quattro facili mosse

L’importanza di lavare la bici frequentemente: i passaggi fondamentali per prendersi cura al meglio del proprio mezzo

Scritto il
da Martina Tremolada

Lavare la bici non è affatto un’operazione facoltativa per permetterci di pedalare su un mezzo lucente, ma è la prima delle manutenzioni che dobbiamo ricordarci di svolgere frequentemente.

Lavare la bici spesso, infatti, significa prevenirne l’usura, osservane lo stato e ridurre gli attriti. Se non puliamo il nostro mezzo a due ruote con alta frequenza possiamo subire gli effetti abrasivi degli agenti a cui spesso è sottoposta quali acqua (pioggia), umidità, sbalzi di temperatura e fango o polvere. Durante le operazioni di pulizia, inoltre, abbiamo modo di controllare lo stato del mezzo e renderci conto dei problemi, qualora ce ne fossero, con anticipo prima che diventino dei grattacapi di difficile (o dispendiosa) risoluzione. Infine, pedalare su una bicicletta pulita ci permette di sfruttarne al meglio le caratteristiche riducendo gli attriti e aumentandone la scorrevolezza su tutti i componenti quali catena, freni e ammortizzatori che saranno sottoposti a meno stress, funzioneranno meglio e avranno vita più lunga.

Primo step: lavare la trasmissione

La trasmissione è una parte che necessita di essere pulita frequentemente e in modo approfondito. Suggeriamo di lavare la trasmissione come primo step per due ragioni: alcuni prodotti specifici per questa parte della bici agiscono meglio a secco e, soprattutto, è molto probabile che lavando la catena e le guarniture si schizzi sulle altre parti della bici che necessitano, poi, di essere lavate.

Possiamo scegliere il prodotto per pulire la trasmissione all’interno di una vasta gamma di sgrassatori. Per un’azione mirata e per scongiurare qualsiasi effetto collaterale, consigliamo l’uso di prodotti specifici. Inoltre, dobbiamo munirci di una spazzola o del classico spazzolino da denti. Per la prima soluzione, la nostra scelta deve tenere conto del poco spazio che separa i pignoni, le corone e, in generale, degli spazi piccoli e nascosti che dobbiamo raggiungere per una pulizia approfondita; è sempre meglio, quindi, non dotarsi di spazzole di grandi dimensioni. Se, invece, non abbiamo una spazzola adatta (o siamo in viaggio) possiamo affidarci ad un vecchio spazzolino da denti, anzi, meglio averne due. Con la coppia di spazzolini la pulizia è più rapida e approfondita perché potremo “abbracciare” la catena con le spatole, girando poi i pedali, e senza muovere gli spazzolini siamo sicuri di aver raggiunto tutte le maglie.

È importante, infine, risciacquare bene la trasmissione prima di continuare a lavare la bici. Procederemo alla lubrificazione dopo aver completato tutto il lavaggio.

Secondo step: controllo freni

Soprattutto se siamo soliti pedalare su terreni ghiaiosi o fangosi, i freni sono un altro nascondiglio molto amato da residui di polvere e grasso.

Se montiamo freni a pattino, per aprirli basta sganciare il filo. A questo punto possiamo pulire il cerchio con una spazzola morbida e un detergente (sul mercato esistono gli specifici bike cleaner che rimuovono che lo sporco più tenace senza rovinare la nostra bicicletta) e poi controllare che sul pattino non si siano annidati sassolini o residui di ogni sorta.

Se, invece, abbiamo i freni a disco, occorre sganciare la ruota. Dapprima procediamo alla pulizia del disco con il detergente e, se siamo amanti della precisione, un goccio di alcool, per rimuovere i residui che si possono essere accumulati. Successivamente è bene controllare la sede disco per verificare che sulle pastiglie non vi siano granelli di polvere o simili. Se le pastiglie fossero sporche, evitiamo di usare qualsiasi spazzola appuntita perché potrebbe rovinarle, basterà un panno.

Sembra un’ovvietà, ma è sempre bene ribadirlo: i freni non vanno mai lubrificati in alcun modo altrimenti perdono la loro capacità di arrestare la bici rendendola molto molto pericolosa.

Terzo step: lavaggio generale

Come prima cosa occorre bagnare tutta la bici spruzzando l’acqua con la canna, a basse pressioni, oppure usando una spugna imbevuta dalla bacinella. È sempre bene utilizzare l’acqua fredda o al massimo appena tiepida perché altrimenti rischiamo che si rovinino le tenute e si deformino le guarnizioni. Questo primo passaggio serve a rimuovere lo sporco più superficiale, possiamo ora passare la spugna imbevuta di detergente o spruzzare direttamente il prodotto sul telaio, manubrio e tutte le aree da pulire (non dimentichiamoci di dare una pulita anche ai copertoni, specialmente sulle spalle).

È bene avere cura di leggere le istruzioni del prodotto che abbiamo scelto: alcuni possono aver bisogno di essere lasciati agire per qualche minuto. Successivamente, con una spugna o una spazzola gommata passiamo energicamente su tutta la bicicletta, facendo particolare attenzione anche agli snodi del telaio dove è solita nascondersi molta polvere. È meglio non utilizzare spazzole aggressive per non rischiare di rigare il telaio, se abbiamo subbi proviamo ad utilizzare lo strumento su una piccola zona e controllare che non rovini la nostra bicicletta.

Infine, risciacquiamo tutto con la canna dell’acqua o con la spugna pulita.

Quarto step: asciugatura e lubrificazione

Dopo aver risciacquato con cura tutte le parti, controlliamo che non ci siano residui di sporco. Possiamo passare all’ultimo step asciugando la bici con un panno morbido (anche in microfibra). Questo passaggio è importante non solo per evitare che si formino aloni esteticamente sgradevoli, ma anche – e soprattutto – per fare in modo che non si formi della ruggine.

In questa fase possiamo usare uno di prodotti che creano una patina sottile sulla bicicletta per proteggerla (almeno inizialmente) dallo sporco superficiale. In questo caso, occorre spruzzar il bike protect sul panno che usiamo per l’asciugatura.

Infine, non dobbiamo dimenticarci di procedere con la lubrificazione finale. Prima di tutti, la catena necessita di essere “ingrassata”. È decisamente preferibile evitare lubrificanti generici che, a medio o lungo termine, potrebbero danneggiare il funzionamento delle guarnizioni in gomma (ad esempio movimento centrale, mozzi, pedali e serie sterzo). Inoltre i prodotti sbloccanti pesanti sono, spesso, sono poco duraturi a causa della loro viscosità quindi tenderanno a lasciare la trasmissione “secca” in breve tempo.

Usiamo, allora, prodotti appositi e per una maggiore precisione ed efficacia, possiamo anche scegliere la versione che meglio si addice alle condizioni che troveremo durante le pedalate (ad esempio asciutto o pioggia, sterrato o asfalto). Per lubrificare la catena lasciamo cadere una goccia di prodotto su ogni maglia mentre muoviamo i pedali, poi usiamo la leva del cambio per far scorrere la catena su ogni rapporto.

Se abbiamo una mtb dotata di sospensioni, non dimentichiamoci di lubrificare anche queste per farle lavorare al meglio senza stress.

Conclusione: dos o e don’ts

Abbiamo lavare la bici al meglio in quattro semplici step, ora ricapitoliamo gli oggetti indispensabili da usare (dos):

  • Cavalletto per bici: avere la bici ad una giusta altezza aiuta sicuramente la comodità
  • Bacinella d’acqua o canna dell’acqua
  • Spazzole o spazzolini per la trasmissione
  • Sgrassatore per la trasmissione
  • 2 spugne o spazzole gommate per telaio e copertoni
  • Detergente bike cleaner
  • Panno per asciugare
  • Lubrificante per la catena
  • Preferire sempre prodotti biodegradabili in modo da non arrecare danni all’ambiente e non inquinare la falda.

In chiusura occorre precisare che è meglio non usare (don’ts):

  • Prodotti generici: possono essere aggressivi e corrosivi nei confronti del telaio, delle guarnizioni e di tutti i componenti in generale.
  • Idropulitrice: nonostante lavare la bici con l’idropulitrice sia indubbiamente il metodo più veloce, rovina le guarnizioni e causa ruggine, attriti e usura precoce. La bici è progettata per resistere all’acqua (pensiamo a quando piove), ma a pressione atmosferica. L’idropulitrice ha un getto con pressioni ben maggiori che creano danni sulla bicicletta.
  • Aria compressa: oltre agli stessi problemi che causa l’idropulistrice, l’aria compressa ha anche il difetto di essere già sporca in partenza (olio presente all’interno del compressore) e quindi, se la spruzziamo sulla bici con l’intento di pulirla, otteniamo l’effetto opposto a quello desiderato.

Acqua bollente: rovina le tenute e deforma le guarnizioni.


Potrebbero interessarti anche

Potrebbero interessarti questi prodotti

Altracom s.a.s. di Alfredo Tradati - via Buonarroti 77 I-20063 Cernusco s/N (MI) - P.IVA 05019050961 - info@altracom.eu - Outdoortest.it è una testata giornalistica registrata con Aut.Trib.di Milano n. 127/2020. Direttore Responsabile: Alfredo Tradati

Made by

Pin It on Pinterest