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Alpinismo e andinismo: differenze e similitudini

Differenze tra le Ande e le nostre montagne e come prepararsi per trekking nelle Ande

Cecilia Mariani Scritto il
da Cecilia Mariani

All’inizio di quest’anno ho avuto la possibilità di partire per un viaggio in Sudamerica, e più precisamente in Argentina, per fare trekking nelle Ande. Sono stata nella zona di Mendoza e in Catamarca, vicinissima al confine con il Cile, fra l’Aconcagua e i vulcani estinti del nord. Ho esplorato montagne molto diverse dalle nostre, e ho scoperto il mondo dell’andinismo. Un mondo affascinante, unico, e profondamente radicato nella cultura locale. In questo articolo vi parlerò delle differenze tra queste e le nostre montagne e di come prepararsi per l’andinismo. Lo farò partendo dalla mia esperienza, che è limitata alle zone delle Ande che ho visitato. I consigli che troverete qui sotto sono quindi specifici per le montagne di quelle zone.

Trekking nelle Ande
Nevado San Francisco e Volcán Incahuasi, Catamarca. Ph. Cecilia Mariani

Alpinismo o andinismo?

Spesso usiamo il termine “alpinismo” per indicare genericamente questo tipo di attività, a prescindere dalla zona geografica in cui viene praticata. Forse questo è dovuto al fatto che le Alpi sono il luogo di nascita dell’alpinismo moderno, avvenuto con la prima salita del Monte Bianco nel 1786, ed è qui che sono nati i primi club alpini e scuole di alpinismo.

Ci sono però delle differenze, ad esempio, fra l’alpinismo praticato sulle alpi e il cosiddetto “andinismo”, e cioè un’attività simile ma praticata sulle cime della cordigliera sudamericana. Sono differenze storiche e soprattutto geografiche, che inevitabilmente influenzano lo stile di scalata.

Trekking nelle Ande
Il campo della Veguita Superior nel PArque Provincial Cordón del Plata. Ph. Cecilia Mariani

Le Alpi raggiungono quote più basse rispetto alle Ande, e le cime che superano i 4000 metri sono solo una minoranza. In compenso, però, vantano una grande quantità di pareti tecnicamente difficili da scalare e molti ghiacciai che richiedono conoscenze specifiche per essere affrontati in sicurezza. L’alpinismo tende, quindi, a essere molto tecnico, a richiedere conoscenze specifiche e una preparazione particolare, ma raramente la quota è il “problema” principale. Le scalate sulle Alpi tendono inoltre ad essere eseguite molto velocemente, in pochi giorni e con il minimo dell’attrezzatura (la famosa tecnica del fast and light). Questo è dovuto anche al fatto che l’accesso alle nostre montagne è facilitato dalla presenza di impianti di risalita, e che la permanenza sulle stesse è resa più semplice dall’ampia rete di rifugi e bivacchi.

Trekking nelle Ande
Acclimatamento nel Parque Provincial Cordón del Plata. Ph. Cecilia Mariani

Per quanto riguarda il trekking nelle Ande, anch’esse presentano difficoltà tecniche da non sottovalutare ed esistono svariati itinerari tecnicamente difficili, come ad esempio la famosa parete sud dell’Aconcagua. Può capitare più spesso, però, che l’unica o la più grande difficoltà da affrontare sia l’altitudine. Si tende a partire da quote più elevate per raggiungere cime molto elevate, ben al di sopra dei 4000 metri, ed esistono molti itinerari “non tecnici” dove però l’altitudine si fa sentire. Inoltre, le distanze e i dislivelli sono molto maggiori rispetto a quelli delle nostre montagne, le infrastrutture praticamente inesistenti, e questo richiede una preparazione molto diversa, sia dal punto di vista della logistica e dell’attrezzatura richiesta che da quello della preparazione fisica.

Trekking nelle Ande
Vista dal campo Cólera (Aconcagua). Ph. Cecilia Mariani

Trekking nelle Ande: come prepararsi

Innanzitutto bisogna tenere presente che nelle Ande le distanze sono molto maggiori rispetto a quelle che conosciamo qui. È tutto molto più grande e vasto, e spesso l’avvicinamento a una determinata cima o itinerario richiede molto tempo. Questo comporta la necessità di portare con se molto più materiale: tenda e sacco a pelo, cucina e cibo sufficiente per tutta la durata della spedizione, oltre all’attrezzatura personale necessaria. Questo comporta a sua volta un peso maggiore dello zaino, e quindi richiede una maggiore preparazione fisica. Bisogna prepararsi a giornate lunghe, a volte con grandi dislivelli, ed essere in gradi di portare anche 20 kg sulle spalle.

Trekking nelle Ande
Zaino da 20kg con tutto il necessario per una settimana in quota. Ph. Cecilia Mariani

Altra preparazione fondamentale riguarda l’altitudine. È importante salire di quota lentamente, e pianificare la propria spedizione tenendo in considerazione questo fattore. La quota non è assolutamente da sottovalutare, e un’acclimatamento poco adeguato potrebbe compromettere qualsiasi possibilità di riuscita della spedizione.

Da ultimo, informarsi sulla zona che si visiterà e se c’è bisogno di un permesso per entrarci. Per entrare al Parque Provincial Aconcagua, per esempio, è necessario un permesso a pagamento che va acquistato prima del viaggio. In altri luoghi, invece, come ad esempio il Parque Provincial Cordón de Plata, è necessario registrarsi direttamente all’ingresso de parco e specificare il proprio itinerario. Questo serve anche per una questione di sicurezza, in modo che i guardaparco sappiano chi si trova all’interno del parco e dove.

Trekking nelle Ande
Ufficio del guardaparco al campo Confluencia (Aconcagua). Ph. Cecilia Mariani

In conclusione, alpinismo e andinismo potrebbero definirsi come due branchie della stessa attività, che si sono adattate al contesto storico e geografico in cui si sono sviluppate. Sono entrambe attività che richiedono una conoscenza e una preparazione specifiche per poter essere praticate, e ognuna ha le sue caratteristiche. Ovviamente hanno molte cose in comune, e fare una distinzione netta è impossibile. Le indicazioni elencate qua sopra vogliono quindi essere un canovaccio da cui partire, un’infarinatura generale, ma non possono sostituirsi alla ricerca e alla conoscenza specifica di un determinato itinerario.

Ho avuto la possibilità di conoscere l’andinismo insieme a chi sulle Ande è nato e lavora, e questo l’ha reso per me ancora più speciale. Vi consiglio quindi di andare a scoprire queste montagne, non ve ne pentirete.


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