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“Abbiamo salvato il salvabile…e forse nemmeno quello”

Il duro colpo della "non stagione" dei noleggiatori, degli impiantisti e di tutti coloro che lavorano intorno all' economia della montagna.

Daria Bondavalli e outdoortest Scritto il
da Daria Bondavalli

A dicembre 2020 avevamo intervistato i noleggiatori di sci che sono associati al marchio di qualità di Rent and Go e l’organizzazione, la qualità di servizio, la professionalità, tutte le procedure anti-covid 19 richieste dal governo erano pronte per far partire la stagione invernale, nonostante si presentasse complessa. Il come si sono susseguiti gli eventi lo sappiamo; la stagione invernale non è mai partita e con essa nemmeno una gran parte dell’economia della montagna.

 

 

In questi giorni, abbiamo ricontattato i noleggiatori, per comprendere qual è il loro stato d’animo e per capire cosa sono riusciti ad attivare nonostante la chiusura degli impianti. Lo scenario che si è presentato è di una perdita media del 95% di attività rispetto al 2019; il sentimento generale, non solo dei noleggiatori, ma di tutte le persone che lavorano attorno all’economia della montagna generata dallo sci è quello di totale frustrazione, delusione e umiliazione a causa del trattamento “superficiale” che ha dimostrato una totale ignoranza di come funziona l’economia della montagna da parte del Governo. Alcuni noleggiatori hanno preferito declinare e non commentare, forse perché c’è troppa rabbia?

Ma come sa chi frequenta e conosce la montagna, le persone che vivono in queste comunità hanno fatto della “resilienza” il loro stile di vita. Alcuni sono riusciti a “salvare il salvabile” organizzandosi all’ultimo minuto noleggiando attrezzature da sci alpinismo, ciaspole, fat bike ma,  a causa delle tempistiche “ridicole” del governo, non è stato possibile andare incontro alle richieste di tutti i clienti, perché le attrezzature per queste attività outdoor non sono state sufficienti per coprire la domanda e il tempo per ordinarle non c’è stato.

 

 

La tipologia di clienti che ha subito di più le conseguenze di questa situazione sono i bambini. Le famiglie hanno portato sulla neve i loro figli perché i bambini si divertono, imparano e si educano anche facendo attività outdoor. Eric Tron, noleggiatore di Claviere, è riuscito ad organizzare un corso di sci alpinismo per bambini, e ha potuto iscrivere 30 bambini ma ha dovuto dire no a tante altre famiglie perché l’attrezzatura era quella e non se ne trovava altra. Altri non hanno neppure aperto, altri hanno voluto comunque aprire per far lavorare i soci dando prettamente assistenza al cliente, soprattutto riparazione dell’attrezzatura. I dipendenti esterni che di solito venivano assunti per la stagione quest’ anno non hanno lavorato. Wally Del Castello, dello Ski Rental Montepratello in Abruzzo, pur di far lavorare almeno qualcuno ha comunque assunto due dipendenti di cui uno lavora a casa di Wally. Alcuni non sanno se riusciranno ad arrivare alla prossima stagione.

Abbiamo chiesto ai noleggiatori quale è la loro progettualità per la primavera – estate, alcuni non hanno attività di noleggio in primavera-estate quindi per loro è “game over”, la stagione non è mai iniziata e non c’è possibilità di recupero nella primavera-estate. Altri hanno attività di MTB, E- Bike, bicicletta da strada, ma anche in questo caso ci sono difficoltà organizzative da cui non si scappa. Per mettere in piedi una attività di noleggio di biciclette occorre un anno di preparazione, tutte le tipologia di biciclette si ordinano un anno prima. Inoltre, anche i fornitori hanno difficoltà a fornire i componenti delle bikes che servono per prepararle per la stagione primavera-estate.

Quello che abbiamo percepito è sentito è comunque ottimismo, sempre, nonostante l’incertezza sull’incertezza anche per la stagione primavera-estate e nonostante il bicchiere sia un quarto pieno”.

 

Ora la parola ai noleggiatori intervistati:

ERIC TRON, noleggio “SkiLodge” Claviere, PIEMONTE: “Non è stata una stagione, abbiamo lavorato meno della metà rispetto al 2019, siamo a 300 metri dal confine con la Francia e come abbiamo visto che loro non avrebbero aperto non ci si siamo fatti illusioni nemmeno noi e siamo riusciti ad organizzarci per noleggiare attrezzature per sci-alpinismo, ciaspole. Ho due negozi e ne ho aperto uno. Per l’estate, stiamo ordinando l’attrezzatura ma non si trova molto; speriamo di dare continuità a quello che già facciamo con il noleggio delle e-bike, bar e ristorante”. 

ERMANNO ZINI, noleggio “Gruppo Zinermann” Livigno, LOMBARDIA: “Siamo stati presi di sorpresa, le promesse non sono state mantenute. Avevamo già fatto gli acquisti ed era tutto confermato. La clientela ha richiesto attrezzatura per attività che prima erano secondarie (Fat bike, tavola split, sci alpinismo, ciaspole). Abbiamo lavorato al 5% di quello che si era lavorato in passato. Per l’estate le previsioni sono più dure rispetto al 2020 dove l’estate ha funzionato. E’ un incertezza continua, stanno mettendo in lockdown piccoli paesi” . Come noleggio pensiamo a MTB+e-bike per percorsi in montagna (enduro e super enduro) e vendita accessori e abbigliamento”. E’ comunque difficile programmare e prepararsi, siamo in difficoltà. La volontà di andare avanti c’è”.

WALLY DEL CASTELLO, noleggio “SkiRental Montepratello” Montepratello, ABRUZZO: “Abbiamo aperto per dare servizio di appoggio e assistenza alle famiglie con bambini. Io ero pronta, avevo acquistato materiale nuovo ed è rimasto lì e le piste, nonostante i costi per la preparazione, erano pronte. Per noi la stagione è finita, a fine Marzo di solito chiudiamo perché qui c’è il mare e dopo le persone preferiscono andare in spiaggia. Abbiamo avuto una perdita del 90% come noleggio e come impianti del 100%. Ho noleggiato le 20 ciaspole che ho alle famiglie. Il nostro lavoro si gioca in quattro mesi. Per l’estate è impossibile fare una previsione ed investire; noi vogliamo aprire al più presto ma con questo metodo del Governo “apri e chiudi” ogni 15 giorni non è possibile organizzarci”.

PAOLO STEFANI, noleggio “Ski System” Cortina, VENETO: “Siamo aperti e diamo solo servizio e assistenza per riparazioni, il noleggio è completamente fermo. Un socio lavora in falegnameria e l’altro è in turnazione con me. Siamo preoccupati, è stato un disastro. Non solo io sono messo così ma anche tutti gli altri. Non si sono resi conto che chiudendo gli impianti hanno chiuso tutta una comunità. Ho avuto una perdita del 97% rispetto agli anni precedenti. Anche i nostri clienti abituali non sono venuti. La stagione non è mai iniziata. Se non si interviene rischiamo la chiusura. Alcuni si difendono con le ciaspole e lo scialpinismo. Noi in estate non apriamo. Anche se arrivassero dei fondi non sarebbero sufficienti per coprire le perdite, non hanno idea, poi come fanno a selezionare a chi dare o non dare questi fondi? La situazione è stata mal gestita. Questo weekend i rifugi erano aperti a pranzo e noi chiusi “.  

HARTMANN KRONBICHLER, noleggio “Rentasport Kronplatz” Brunico-Riscone, ALTO-ADIGE “Dal 24.12.2020 fino al 7.02.21 siamo stati aperti per il noleggio di ciaspole, attrezzatura sci alpinismo e slitte. E’ andata abbastanza bene. Siamo chiusi partendo dal 7.02.21 a causa del lockdown in Alto Adige. Durante l’estate non abbiamo attività e quindi siamo chiusi. Per ulteriori commenti non siamo disponibili”.

La redazione di Outdoortest.it ha contattato altri noleggiatori associati a Rent and Go ma hanno preferito non commentare. 

 

Per info: https://www.rentandgo.it/

 


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