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Wing Foil anche in inverno, per sfruttare il vento in ogni condizione

Gabrio Borgo ci racconta tutto quello che bisogna sapere su questa disciplina acquatica praticabile anche nella stagione fredda

Alice Dell'Omo Scritto il
da Alice Dell'Omo

Nella stagione invernale generalmente si parla di sport sulla neve e quelli che si praticano nelle acque vengono trascurati dai media. Si finisce così per immaginare che nella stagione fredda surf, wind surf, wing foil, SUP siano attività prettamente estive. In realtà gli appassionati di queste discipline le praticano tutto tutto l’anno, ovviamente con i giusti accorgimenti. Ecco i nostri consigli per praticare wing foil in inverno.

Sicuramente ci vuole abbigliamento giusto (qui, per esempio, abbiamo parlato della muta da surf invernale), conoscenza delle condizioni meteo, del mare, dei venti, buona preparazione fisica. Presa consapevolezza di queste condizioni il mare in inverno si può vivere!

In questo articolo introdurremo il Wing Foil in inverno e per farlo al meglio intervistiamo il nostro super esperto Gabrio Borgo!

– Intervista

Gabrio, ci spieghi cos’è il Wing Foil?

“Da pochi anni sulle spiagge si vedono Wing Foil, ali gonfiabili di ogni colore e dimensione che tenute in mano permettono di sfruttare il vento in ogni condizione e con qualsiasi tipo di tavola. Hanno letteralmente stregato la maggior parte dei surfisti e questa nuova disciplina conta ormai migliaia di praticanti”.

A tenere uniti tutti i waterman sono indubbiamente l’acqua, le onde, il vento e quella sensazione di libertà che ti entra nella pelle. Con il tempo ognuno si specializza nella propria disciplina per poi durante gli anni provare attrezzature nuove per trovare nuove emozioni, e così un surfista proverà il kite, un windsurfista aggiungerà un hidrofoil al proprio quiver o un sup per pagaiare in assenza di vento e così via.

Questa continua fusione di discipline ha dato vita al Wing Foil, capace di unire il bello di questi sport.

Il wingfoil ruba un po’ al surf, al kite, al windsurf e al sup ma non li stravolge completamente. È una buona alternativa capace di trasmettere all’ennesima potenza la libertà di navigare sfruttando il vento e le onde”.

Quando e come nasce?

“In realtà le Wing Sails, chiamate così qualche decennio fa, esistono da metà degli anni ’80 quando ispirato dal volo dei gabbiani Tom Magruder grazie alle sue capacità di windsurfista e di pilota di deltaplani sviluppò una vela rigida capace di ruotare liberamente su una tavola da windsurf, progetto poi abbandonato per mancanza di sviluppi commerciali.

Tuttavia nell’ultimo ventennio alcune aziende del settore hanno sviluppato queste ali creandone di alcune gonfiabili e molto leggere. In un primo momento hanno trovato interesse tra gli snowboarder che riuscivano a surfare la neve fresca grazie all’aiuto e alla propulsione dell’ala che sfruttava il vento, poi con la nascita dell’ hydrofoil questa vela innovativa ha saputo ritagliarsi un parte importante sul mercato”.

Ci parli dell’attrezzatura?

“L’attrezzatura da Wing Foil è molto pratica e facile da armare in spiaggia anche in spazi ridotti. Non esistono barre, linee, boma o alberi, basta una pompetta, si gonfia l’ala, si salta su una tavola e si è pronti a navigare. Proprio la semplicità è la compattezza del equipaggiamento sono la base del wingfoil.

Se si utilizza un hydrofoil sotto la tavola si può volare sull’ acqua con venti leggeri a partire da 9 nodi. Le dimensioni di una vela Wing vanno da 2 a 9 mq e una delle caratteristiche principali è la capacità di queste vele di adattarsi ad un range di vento enorme. Con una 5 mq si potrà navigare con venti da 10 kn fino a 20kn, questo negli altri sport acquatici era impensabile, cambiare le dimensioni della vela da windsurf o dell’ala da kite era una necessità per potersi divertire in sicurezza, mentre con  due vele da Wing  chi si accontenta può coprire tutte le condizioni.

La versatilità è un altra caratteristica fondamentale, c’è chi lo usa per volare veloce nel acqua piatta, per saltare e provare figure freestyle, per scendere le onde e ritornare sulla line, chi usa il Wing sul sup, sullo skate o sullo snowboard”.

E’ difficile imparare?

La facilità di apprendimento è impressionante soprattutto per chi proviene da altri sport acquatici ma chi non ha mai provato può imparare e navigare in poche lezioni. Roby Naish leggenda degli water sport ha spiegato che con il Wing si può navigare in mare in tutte le direzioni e senza essere legati ad un trapezio, utilizzando solo la propria forza e ciò rende questo sport il re della libertà. L’ala da Wing viene fornita con un leash che va agganciato al polso in modo da non perdere mai la vela durante le cadute, è dotata di maniglie morbide lungo la parte centrale e quando è piegata sta in uno zainetto. A differenza del kite l’ala è molto vicino al corpo e non presenta nessun ancoraggio alla tavola come avviene nel windsurf, così da poterla muovere liberamente”.

Sembra tu ne sia innamorato…

“Il Wingfoil per me è facile divertente e capace di trasformare qualsiasi specchio d’acqua in un luna park, non importa se il vento sarà leggero o forte, ci basterà gonfiare la nostra ala per volare come i gabbiani…”.

Photo by uniqsurface on Unsplash

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