Passa il tempo, le stagioni dello sci si susseguono e le attrezzature si sono evolute in modo a dir poco spettacolare. Ma nella mente del grande pubblico resiste un retro pensiero che associa lo scarpone da sci ad una sensazione di scomodità, quando non ad esperienze di vero e proprio dolore. Una giornata di sci senza pensieri è il sogno di tutti gli appassionati che in pista vogliono assaporare tutte le sfumature del bianco, inanellare curve su curve, compiere evoluzioni, dimenticandosi di quello che hanno ai piedi. Pura emozione, zero problemi. Ma quando si tratta di acquistare uno scarpone, la domanda più frequente è sempre la stessa: cerco un modello che non mi faccia male ai piedi. E, aggiungeremmo noi, che si calzi facilmente, che non pesi troppo e che, quando cammino, non mi faccia scivolare.
Da decenni i grandi marchi del settore si sono spremuti in ricerche e sviluppo di modelli sempre più sofisticati, realizzati con materiali ad alte prestazioni e tecnologie d’avanguardia avendo come obiettivo proprio quello di far vivere alle sciatrici e agli sciatori di ogni livello e ambizione la proverbiale “giornata di sci senza pensieri”. In parte ci sono riusciti, ma ancora qualche passo deve essere fatto. Ma cosa intendiamo parlando di una giornata di sci senza pensieri? Non per tutti la stessa cosa. C’è lo sciatore agonista per istinto, che anche quando è rilassato guarda sullo smartwatch tempi e velocità di percorrenza; c’è chi insegue la perfezione del gesto che, quasi sempre, si estrinseca in serpentine e corto–raggi frenetici tassativamente condotti su terreno ripido e duro; c’è ancora chi preferisce contemplare la natura invernale piuttosto che sé stesso mentre scia; e c’è chi, infine, ama semplicemente sentire il vento sulla faccia e il rumore della neve sotto le lamine. Tipologie di appassionati differenti collegati tra loro da un comune denominatore: il desiderio di uno scarpone in sé comodo e prestazionale, perfettamente calibrato sulle proprie abilità e aspettative.
In pista con Veloce
Curiosando tra le novità sul mercato ci ha colpito il claim di un produttore italiano, Dalbello, riconosciuto storicamente per la tecnicità rigorosa dei propri modelli da gara, che ci parla, guarda un po’, proprio di una giornata perfetta sugli sci con la nuova gamma Veloce, lasciando intuire grande comfort coniugato ad altrettanta performance, per grandi emozioni. La linea Veloce, declinata in ben sette modelli, si presenta proprio come la soluzione del Problema (con la “P” maiuscola) che ogni sciatore, almeno una volta nella sua vita sciistica, ha dovuto affrontare: il mal di piedi.
E allora non restava altro che provare a viverla, questa giornata di sci senza pensieri, vestendo i panni di un ipotetico appassionato di buon livello tecnico ma soprattutto motivato alla ricerca di un effetto “wow” calzando uno scarpone. Quella sensazione che immediatamente ti porta in un’altra dimensione, uno stato mentale di positività che sgombra il campo da ogni problematica legata al secondo strumento fondamentale (a pari merito) nella pratica dello sci.
Sono un professionista dello sci con un’esperienza ormai davvero lunga alle spalle. Ma con il passare delle stagioni non ho perso la curiosità di scoprire cosa c’è dentro un prodotto, quali segreti nasconde… Anzi, direi che ancor più di prima mi aspetto di rimanere stupito da sensazioni inaspettate, da prestazioni sorprendenti, da flussi di emozioni stimolanti. Perché amo lo sci, ed è parte sostanziale di ciò che sono e faccio.
La calzata perfetta
Apro la scatola del Veloce 130 GW e trovo uno scarpone dalle linee semplici e colori attuali. Un mix di immagine tecnica e modernità che colpisce me come professionista ma, sono certo, saprà strizzare l’occhio ad un pubblico decisamente più giovane e variegato. Il momento della calzata è già “una prova del nove”. Aprire lo scarpone, allargare il gambetto, introdurre il piede e scivolare all’interno. Sono quattro fasi della prima manovra che ogni sciatore deve compiere al mattino e che, sovente, non sono una passeggiata. Se poi l’operazione viene svolta al freddo, tutto si complica grazie alla plastica che si irrigidisce. Il modello è Veloce 130 GW, con un flex 130 e last (larghezza avampiede) di 100 millimetri. Sblocco i ganci, apro lo strap superiore, separo con facilità i lati del gambetto e con altrettanta fluidità inserisco il piede per scoprire che il materiale che riveste la scarpetta non fa attrito e in un attimo la pianta tocca la soletta e l’avampiede va a occupare i volumi anteriori con una piacevole sensazione di avvolgenza e calore. Wow, primo esame superato. La giornata inizia con un pensiero in meno.
La camminata perfetta
Dal parcheggio agli impianti, non di rado, c’è un percorso ad ostacoli. Il primo è il ghiaccio misto a neve che si forma puntualmente e ti attende insidioso non appena inizi a camminare. Poi ci sono le scale non sempre protette da gomma e ripulite dalla neve. A monte ti imbatti in una ripida rampa scivolosa innevata che inevitabilmente devi oltrepassare per trovare un posto in piano dove calzare gli sci. Qui si affronta la seconda problematica giornaliera: raggiungere indenne la meta, con gli sci in spalla e, solitamente un equilibrio precario sotto ai piedi. Si sa, gli scarponi non sono fatti per camminare… ma ciò nonostante devo portare a casa la pelle. Il nostro Veloce 130 ha una sigla GW abbinata, che sta a indicare la suola GripWalk in dotazione. Geniale. Si tratta di due semi suole (punta e tacco) in gomma ad elevato grip, scolpite e insertate con elementi di plastica dura laddove avviene il contatto con l’attacco, a garanzia di perfetto scorrimento e sgancio. Ci cammino, dapprima dubbioso, in attesa di ricevere le prima informazioni dai piedi in quanto ad equilibrio. Poi sempre più sicuro e deciso, ormai pienamente fiducioso sulla tenuta al suolo, anche sulle superfici più insidiose. Secondo problema alle spalle.
Il fit perfetto
Ogni piede ha la sua forma e la sua storia. Se parliamo poi di piedi “sportivi” la storia pregressa può essere un’Odissea, che alla fine ti consegna un piede problematico, difficile da accasare nello scarpone giusto. Una volta all’interno del Veloce 130 GW la sensazione è subito piacevole con un accento su tutto: l’avvolgimento del piede appare omogeneo, distribuito in modo equilibrato in ogni punto critico. Accendiamo i motori e diamo il vero inizio alla giornata sugli sci. L’obiettivo è “non pensare”. Questo non è un test, mi dico. L’unica concentrazione è sul divertimento, sull’emozione che ogni curva saprà restituirmi in base alle scelte tecniche e tattiche operate. Discesa dopo discesa la ricerca è di nuovi terreni, altre ampiezze di curva, differenti velocità. La neve è bella e la voglia tanta. Mi fermo a mangiare qualcosa di veloce, poi riparto super motivato e così via fino a chiusura. Ho dimenticato qualcosa? Gli scarponi! Da quando ho chiuso i ganci non li ho più toccati. Il film che ho in testa parla solo di curve, di spazi bianchi, di pieghe, di fruscii e vento in faccia. Nient’altro. Un altro problema superato.
Cool down
Ci vuole. Dopo una giornata così una birra ci sta. Ho ancora i Veloce 130 GW ai piedi e mi sembra di essere uno di quegli avventori tipici degli Aprés Ski d’Oltralpe che non tolgono mai gli scarponi, se non quando vanno a dormire. A parte gli scherzi, di che cosa stavamo parlando? Di una giornata di sci senza pensieri, se non ricordo male. E così è stato. Nella mente solo belle sensazioni che sono proprio il valore assoluto dello sci, e rappresentano la sua unicità in mezzo a tutti gli altri sport e il motivo per cui, dopo tanti anni, sono ancora qui a parlarne con entusiasmo.
Dalbello Veloce, sette modelli per donna e uomo, con differenti gradi di flex:
