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Scialpinismo sull’Etna: dove la neve e il fuoco si incontrano!

La guida vulcanologica e maestro di sci Massimo Braconi risponde alle nostre curiosità per organizzare al meglio la salita sul vulcano attivo più alto d'Europa.

Scritto il
da Luca Tessore

Alcune avventure sembrano uscire dalla penna di Jules Verne, eppure sono più  vere che mai. Un vulcano attivo ricoperto di neve, un paio di sci e l’infinito del mare come sfondo, sembrano una buona premessa per una grande avventura intitolata “U Mungibbeḍḍu”.

Così i siciliani chiamano l’Etna, il più alto vulcano attivo della placca euroasiatica, che con i suoi 3.357 m s.l.m. regala emozioni uniche a chi decide di visitarlo. Incuriosito da questa montagna mi sono imbattuto nei diari del “Brac”, dove racconti, video e fotografie di Massimo Braconi, ritratto mentre scia sugli ampi versanti del vulcano, ti fanno viaggiare con la fantasia. A questo punto abbiamo deciso di fargli alcune domande su come fare scialpinismo sull’Etna.

scialpinismo sull'Etna
Discesa dal Monte Etna_Ph Ruggero Arena
Intervista a Massimo Braconi guida vulcanologica, maestro di sci e freerider

Ciao “Brac”, innanzitutto perché scialpinismo sull’Etna?

“Quando sei in alto, diciamo quando raggiungi la cima, durante le belle giornate, hai una visione incredibile: riesci a scorgere quasi i confini di tutta l’isola, poi c’è il mare difronte con le Eolie. La visione è unica!”

Fare un viaggio di questo tipo non significa soltanto sciare, al pomeriggio puoi rilassarti con una bella nuotata, ammirando la salita che hai fatto poche ore prima.

scialpinismo sull'Etna
Un panorama unico con vista mare lungo la discesa dall’Etna_Ph Fabio Meteo

C’è un periodo migliore per praticare scialpinismo sull’Etna?

“In realtà non c’è una classica stagionalità, l’Etna fa un po’ ciò che vuole. Per esempio,  l’anno scorso ho sciato sull’Etna il 9 giugno. Il consiglio è di guardare la situazione all’ultimo e se ci sono le condizioni prendere un last minute.”

Sull’Etna la neve si trasforma in fretta, complice l’umidità del mare e l’escursione termica che talvolta è davvero tanta.

“Sull’Etna, dopo una nevicata, la neve da fresca tende velocemente ad indurirsi, per questo bisogna fare attenzione nel momento in cui si trasforma, facendo spesso molto freddo tende a ghiacciare e specialmente al mattino può essere davvero dura. Con il calore del giorno si riprende e diventa anche più bella da sciare. Il bello dell’Etna è che ti ritrovi su una specie di gigantesco panettone dove le valanghe sono piuttosto rare, specialmente quelle di grandi dimensioni; nonostante questa caratteristica ci si deve attrezzare con tutto il necessario per essere in sicurezza.”

Quali sono i pericoli aggiuntivi nel muoversi su un vulcano attivo?

“Precisiamo che ci sono i pericoli che si possono incontrare su una montagna classica, in più si aggiungono quelli dovuti all’attività eruttiva. Quindi, oltre a dover controllare il bollettino meteo e il grado di pericolo valanghe, si deve consultare anche il bollettino INGV (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia). Quest’ultimo ti dirà quella che è l’attività vulcanica prevista e ti avvisa di eventuali eruzioni. Un grande pericolo risiede proprio nell’incappare in nubi di gas tossici con conseguenze anche fatali. Per questo è molto importante muoversi con una guida alpina esperta dell’area o una guida vulcanologica.

scialpinismo sull'Etna
Sci alpinisti di fronte allo spettacolo della lava che si fa strada lungo il pendio innevato dell’Etna_Ph Giuseppe Distefano

L’Etna, con i suoi versanti e canali, dà la possibilità a tutti di farsi conoscere. Il “Brac” ci ha dato due dritte sulle caratteristiche delle zone più interessanti.

“Se si cerca il selvaggio la valle del Bove è l’ideale. Qui le discese sono un po’ più impegnative essendo più ripide, inoltre, per uscire dalla valle del Bove devi camminare per diversi chilometri prima di raggiungere la strada. Al contrario, la valle del Leone, quando ci sono le condizioni di innevamento, ti da’ la possibilità di raggiungere il punto di partenza, sci ai piedi con una lunga discesa immersi in un paesaggio bellissimo. Infine, c’è tutta la parte Nord dall’osservatorio vulcanologico dell’I.N.G.V. fino verso gli impianti di risalita, in questa grande area troviamo una serie di canali, come fossero dei grandi half-pipe dove ti puoi divertire. Per chi vuole fare scialpinismo sull’Etna ed è alle prime armi c’è anche una funivia che ti porta fino a 2500 m s.l.m. togliendoti un bel po’ di dislivello.”

scialpinismo sull'Etna
Discesa sull’Etna lungo la Valle del Bove_Ph Ruggero Arena

A proposito di dislivello, c’è la possibilità di appoggiarsi a qualche rifugio o bivacco per chi volesse fare più giorni di escursioni e non perdere troppa quota?

“In parte, la bellezza dell’Etna risiede proprio nel non avere grandi strutture di ricezione, infatti, esiste un solo bivacco all’osservatorio Pizzi Deneri a quota 2818 m. Se si vuole l’accoglienza di un rifugio si deve scendere fino a 1740 m, più precisamente al rifugio Citelli, che è il rifugio alpino più alto dell’Etna. Sempre sul versante Nord, appena più in basso di Piano Provenzana, potete immergervi nello Chalet Clan dei Ragazzi nel cuore di in una bellissima pineta. Mentre, sul versante meridionale dell’Etna, alla base della stazione sciisitica di Etna Sud si trovano tutti i comfort del Rifugio Sapienza.”

A dimostrare che l’Etna è davvero una montagna che soddisfa le esigenze di tutti, ricordiamo che ha ospitato i campionati del mondo di sci alpinismo e grazie ad una morfologia, a tratti anche molto dolce, è adatta anche ai neofiti. Tuttavia, resta pur sempre un vulcano attivo e per questo esistono regole un po’ diverse da quelle di una classica montagna. Proprio per i pericoli descritti poco fa, oltre i 2500 m s.l.m. si può salire esclusivamente con una guida alpina o una guida vulcanologica abilitata ad accompagnare gli escursionisti.

“Uno dei problemi principali che si possono incontrare durante un’escursione sull’Etna è la nebbia. Essendo una montagna circondata dal mare c’è molta umidità nell’aria e quando ti ritrovi circondato dalle nuvole basse la visibilità è nulla, soprattutto se ci  si ritrova durante il periodo in cui c’è neve non ci sono riferimenti. Per questo è molto importante affidarsi a guide esperte. Soprattutto d’inverno per chi volesse fare sci alpinismo sull’Etna ricordo che la maggior parte degli incidenti sono avvenuti proprio per la scarsa visibilità.”

scialpinismo sull'Etna
Discesa in un tratto panoramico nella Valle del Bove_Ph Ruggero Arena

Per chi si è incuriosito e ha in mente di partire per questa avventura, c’è dell’attrezzatura particolare che consigli di portare oltre a quella classica?

“Per fare scialpinismo sull’Etna ti devi portare il classico materiale, quindi kit A.P.S., abbigliamento a strati e nonostante la meta sia la Sicilia ci si deve portare anche indumenti pesanti. Indispensabili sono i rampant per la risalita con le pelli e in più possono tornare utili una piccozza e ramponi, per quando la neve diventa davvero dura.”

Se state già preparando la valigia non dimenticatevi di mettere il costume, siete pur sempre in Sicilia e un tuffo non si può rifiutare.

Per ulteriori informazioni consultate il sito www.aitnemed.com


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