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Quali caratteristiche cercare in un ciclocomputer per viaggiare?

Analizziamo le funzioni più importanti che i cicloturisti cercano nel gps per bici per farsi guidare durante i viaggi a pedali

Scritto il
da Martina Tremolada

Prima di addentrarci nell’analisi delle caratteristiche da cercare in un ciclocomputer che ci accompagni nel nostro viaggio in bici, occorre fare un paio di doverose premesse.

La soggettività innegabile del cicloturismo

Innanzitutto, come per molti altri aspetti, anche la navigazione di un percorso, o semplicemente la lettura dei dati relativi alla pedalata, riflette delle preferenze personali. Il cicloturismo è un modo di viaggiare e in quanto tale non può che essere soggettivo: le emozioni e le necessità di ognuno faticano ad essere generalizzate. Ci sarà, quindi, chi attribuisce netta predominanza all’aspetto sportivo del tragitto e chi, invece, sarà più attratto dai panorami e dalle strade percorse. In questo articolo parliamo di cicloturismo nel senso più pratico del termine e il ciclcomputer è visto come uno strumento che ci aiuta a percorrere un itinerario e non a tenere traccia dei nostri parametri fisici (visto che questi, solitamente, sono più importanti per atleti o amatori che praticano il ciclismo più puro, in una delle sue forme che sia la bici da strada o la mountain bike, il ciclocross o la gravel e tutte le altre attività più “settoriali”).

Foto di Will Truettner su Unsplash
La differenza tra contachilometri e ciclocomputer

Un’altra premessa che occorre esplicitare, avvicinandoci al cuore dell’argomento, è la differenza tra ciclocomputer e contachilometri. Questi ultimi sono dispositivi molto semplici che, con l’aiuto di un sensore magnetico applicato tra i raggi e la forcella, sono in grado di calcolare la velocità, la distanza percorsa e poco altro. Questi sono perfettamente in grado di soddisfare le necessità dei cicloturisti meno esigenti, ma hanno il difetto principale di non essere in grado di fornire informazioni circa il percorso da seguire. I ciclocomputer, invece, vantano una tecnologia più complessa in grado di fornire moltissime informazioni di cui selezioniamo le più rilevanti per il cicloturismo di seguito.

Contachilometri
Le caratteristiche di un ciclcomputer per viaggiare

Possiamo ora fare una selezione delle caratteristiche offerte dai ciclocomputer e analizzarle in base alla loro importanza per gli appassionati di cicloturismo.

L’orario

Può sembrare banale, ma avere “a portata di sguardo” l’ora del giorno è importante per regolare le soste, i pasti e l’orario di arrivo. Alcuni ciclocomputer indicano anche l’orario di alba e tramonto, in questo caso potremo organizzarci velocemente per non pedalare al buio o trovarci a piantare la tenda quando è ormai calata la luce del sole.

Numeri
I dati numerici

Qualsiasi strumento ci fornisce le informazioni di base come distanza e velocità. Questi sono dati intrinseci di qualsiasi dispositivo, anche dei contachilometri. I ciclocomputer possono essere in grado di aggiungere dettagli come per esempio la velocità istantanea e quella media, la distanza non solo percorsa, ma anche da percorrere (basandosi sull’itinerario che gli abbiamo impostato).

Insieme a questi dati, risultano particolarmente interessanti un altro paio di numeri. La pendenza della salita può essere un elemento per soddisfare la curiosità e aumentare la propria autostima quando si vede che con il passare dei giorni di viaggio la fatica, a parità di pendenza, diminuisce. Insieme a questa, l’altimetro è sicuramente utile per sapere la quota dove ci troviamo.

Alcuni dispositivi hanno funzioni aggiuntive che possono risultare utili quali, per esempio, le salite rimaste fino alla meta o i metri di dislivello percorsi e da percorrere.

Infine, gli strumenti più sofisticati possono darci la possibilità di connettere altri accessori per misurare la frequenza cardiaca, la frequenza di pedalata, la potenza, ecc. Questi dati risultano interessanti per coloro che sono attenti all’aspetto sportivo della pedalata, ma risultano abbastanza superflui per i cicloturisti (sarebbero oltretutto altri accessori da portarsi in viaggio, a cui prestare attenzione, e potrebbero intaccare la durata della batteria del ciclocomputer).

Dati-foto-di-Francesco-Gozzelino-Cyclo-Ergo-Sum
La durata della batteria

La caratteristica più importante per i cicloturisti rimane la durata della batteria. Avere un dispositivo capace di “sopravvivere” in autonomia per uno o più giorni di pedalate è fondamentale in viaggio. Se la batteria dura qualche ora siamo costretti a fare delle soste nei bar per ricaricarlo o a consumare il powerbank. Per chi viaggia in struttura un’autonomia intorno alle 16-20 ore è abbondantemente sufficiente, se invece pensiamo di fermarci in campeggio – specie se libero – per una o più notti consecutive le 16-20 ore di batteria saranno necessarie per viaggiare tranquilli.

Questo è il motivo principale per cui usare lo smartphone potrebbe non essere la scelta migliore.

Smartphone
La navigazione cartografica, la connettività e lo schermo

Una delle caratteristiche che destano l’attenzione dei cicloturisti è sicuramente la navigazione cartografica. Poter caricare una traccia sul nostro dispositivo e poterla seguire fedelmente con le svolte indicate metro per metro è sicuramente un gran vantaggio, una coccola che gli avventurieri a pedali più esperti non hanno avuto ai loro esordi quando l’orientamento era affidato alle mappe cartacee (con tutti i pro e i contro che ne possono nascere).

Mappa-foto-di-Francesco-Gozzelino-Cyclo-Ergo-Sum

Il cicloturista, però, è curioso e può farsi distrarre dalla strada e dal panorama, quindi è importante verificare che ci siano due funzioni ulteriori.

L’avviso di svolta acustico è molto utile per riportare l’attenzione alla rotta da seguire. Questo risulta particolarmente rilevante quando, per risparmiare batteria, teniamo lo schermo in stand-by oppure siamo semplicemente incantati dal panorama. Se per queste o altre ragioni (magari vogliamo andare a visitare dei luoghi leggermente fuori traccia) ci perdiamo la svolta e usciamo dalla rotta, può tornare utile la funzione di ricalcolo percorso. A mio avviso questa non è fondamentale perché con un po’ di calma e praticità si trova il modo per tornare sul percorso anche solo guardando la mappa e cercando le strade per riconnettersi alla traccia. La maggior parte dei dispositivi oggi ne sono dotati ed è sicuramente un’agevolazione piacevole.

Se il percorso può cambiare in una giornata, in un viaggio intero può essere soggetto a ripensamenti frequenti dettati dal nostro stato fisico, da ciò che ci interessa visitare o dalle condizioni meteo (non dobbiamo dimenticarci di scegliere un dispositivo con un buon grado di impermeabilità).

Per questo è molto utile che il ciclocomputer abbia una connettività semplice e veloce con lo smartphone e le app di navigazione. In questo modo possiamo creare la traccia sullo smartphone e inviarla simultaneamente al dispositivo che ci guiderà.

Infine, per essere in grado di leggere la traccia e le informazioni lo schermo deve essere sufficientemente grande e illuminato da non doverci distrarre dalla strada (soprattutto se un centro urbano o strade condivise con i mezzi a motore). Alcuni cicloturisti prediligono i dispositivi con lo schermo touch: questo è un vantaggio nella velocità di preparazione, ma può essere uno svantaggio in caso di pioggia o freddo. Se abbiamo scarsa sensibilità alle mani, indossiamo un paio di guanti o lo schermo è bagnato sarà difficile essere efficienti. Per la mia esperienza posso affermare che non si tratta di un telefono con cui scriviamo molto frequentemente e i tasti sul bordo del ciclocomputer svolgono egregiamente la loro funzione.

Infine, (almeno IP7) per avere la possibilità di pedalare anche nei giorni di pioggia o se rimaniamo sorpresi dai classici acquazzoni estivi.


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