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La Greenway Voghera-Varzi: pedalando in Oltrepò Pavese sulla vecchia ferrovia

Per 35 anni è stata una linea ferroviaria, poi dagli anni 2010 è stata riconvertita in ciclopedonale. Oggi, la Greenway Voghera-Varzi è interamente asfaltata e pronta ad accogliere i ciclo appassionati e camminatori

Scritto il
da Martina Tremolada

Il percorso della Greenway Voghera-Varzi segue tutto il corso del Torrente Staffora unendo i due maggiori centri dell’Oltrepò occidentale.

La Greenway Voghera-Varzi ricalca il percorso di una vecchia ferrovia, attiva per 35 anni come 35 sono, casualmente, i km che compongono la lunghezza dell’itinerario.

Nata, infatti, nel 1931 la linea ferroviaria che univa Voghera a Varzi, transitando per molti paesini dell’Oltrepò, rimase attiva fino al 1966. Durante la seconda decade del nuovo millennio, viene avviata un’ opera di recupero da parte della Provincia di Pavia. Nel 2011, infatti, vengono avviati i lavori per la conversione della vecchia sede rotabile su cui, oggi, si snoda un bellissimo itinerario ciclopedonale.

Il percorso

Il tracciato della Greenway Voghera-Varzi prevede un totale di 35 km con 370 metri di dislivello positivo e 50 di dislivello negativo. Si sviluppa su sede propria con strade asfaltate e dotate di segnaletica orizzontale e verticale rendendosi adatta a tutti. Qui, infatti, potranno pedalare famiglie con bambini grazie alla sicurezza del percorso, amatori con bici da strada o gravel e anche appassionati MTB perché la Greenway si connette ad una fitta rete di sentieri.

In tutto l’itinerario le pendenze non sono mai faticose, ma possiamo idealmente dividerlo in due sezioni. La prima si sviluppa nella bassa Pianura Padana partendo dalla stazione di Voghera, a sud del Po fino a Salice Terme: in questi 15 km si affrontano 100 m d+ con pendenza media dello 0,6%. La seconda parte continua dalla località termale per arrivare, dopo 20 km e 270 m d+ a Varzi. In questo tratto la salita è percettibile, ma la pendenza media rimane dell’1,4%.

Duomo Voghera- foto Umberto Barcella
I borghi e i punti di interesse

Partendo dalla stazione di Voghera, appena usciti dall’abitato si apre una splendida vista sui colli e dopo soli 7 km arriviamo a Codevilla. Il borgo si estende  in parte in pianura e in parte in sulle colline dell’Oltrepò e qui possiamo trovare già la prima stazione della vecchia linea ferroviaria. Continuiamo a pedalare per meno di due km e ci imbattiamo in un bicigrill (declinazione ciclistica di “Autogrill”) particolare. “Al Casello”, infatti, rappresenta un ottimo punto di ristoro realizzato ristrutturando la vecchia stazione del paese e di certo attira la nostra attenzione grazie alla enorme bicicletta gialla all’esterno.

Ristorante il Casello lungo la Greenway Voghera Varzi a Retorbido _ Oltrepo foto di Umberto Barcella

Dopo 12 km dal punto iniziale, all’altezza di Ravazzano Terme attraversiamo il Torrente Staffora per pedalarne un paio di km sulla sponda orografica sinistra. Giunti a Salice Terme e dopo aver di nuovo cambiato riva del torrente, ci imbattiamo nella vecchia stazione del borgo che si presenta ancora in ottime condizioni.

Proseguiamo lungo il tracciato preparandoci ad affrontare la parte meno pianeggiante dell’itinerario. Superiamo il paese di Godiasco, un caratteristico borgo medievale dominato dal castello, e costeggiamo – sempre su sede protetta – la SS 461 del Passo Penice. Questo, posto a 1149 m slm, rappresenta una buona scalata per coloro che desiderano mettersi alla prova.

Foto di Gianni Santolin

Poco prima di Ponte Nizza a circa una decina di km dall’arrivo, il tracciato della green way si avvicina al corso del Torrente Staffora fino quasi a lambirlo. Qui, nelle calde giornate estive possiamo fermarci un momento per rinfrescarci all’ombra della fitta vegetazione vicino alle fresche acque del torrente.

Pedaliamo un lungo tratto in questo scenario splendido accompagnati dal suono delle acque. Quando la vegetazione si apre, alla nostra sinistra scorgiamo anche alcuni dei rilievi collinari tipici di queste zone, tra cui, per esempio, il Monte Monsuma (501 m slm) e il Monte Giglio (408 m slm).

Salame Varzi_ Umberto Barcella

L’itinerario si conclude a Varzi, inserito tra i Borghi più belli d’Italia. Qui potremo gustarci un buon tagliere di salumi tipici e, magari, un fresco bicchiere di Bonarda. Non dimentichiamoci però di visitare il borgo che è davvero interessante. Tra tutti va ricordato il Castello Malaspina che si trova nel centro del paese. Costruito nel XIII secolo e poi ampliato nel XVI secolo e ancora nel XVIII secolo, rappresenta un ottimo esempio di struttura medievale, caratteristica di tutto l’abitato.


Informazioni:
Distanza: 35 km
Dislivello: + 370 m
Terreno: 100% asfalto su sede protetta
Stile itinerario: cicloturismo, pista ciclabile in sede protetta
Periodo di percorrenza: tutto l’anno, in particolar modo Aprile-Ottobre


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