Giovani climber, maturi appassionati, famiglie con bambini e cani, turisti curiosi, guide alpine… questo il pubblico che ha animato la serata del 27 giugno, organizzata da Millet, presso la struttura del Rock Master di Arco di Trento. Sotto l'affascinante castello costruito sull'imponente sperone roccioso, vero e proprio "landmark" della località, le guide del gruppo Mountime, coordinate da Alessandro Beber (collaboratore Millet), hanno condotto gare di velocità in parete e di bouldering aperte a campioni delle discipline e a semplici appassionati, mentre il resto dei presenti si dedicava, chi in movimento, chi comodamente seduto, al puro e semplice divertimento. L'ottima colonna sonora e il bancone del bar sempre affollato e pronto ai rifornimenti, hanno completato l'opera, in attesa del lancio delle braciole sulla piastra rovente, segnale universale per richiamare l'intero gruppo ai tavoli. Dal tardo pomeriggio fino a notte fonda, montagne di chiacchiere, di battute e racconti, hanno viaggiato di bocca in bocca, contribuendo a creare un clima caldo (non quello atmosferico, ancora poco estivo), accogliente, tipicamente outdoor.
La sorpresa arriva l'indomani. Sveglia presto, appuntamento alle 8 al molo di Riva del Garda, dove ci attende una flotta di… pedalò! La giornata non ha ancora preso una piega precisa, cielo velato, venticello primaverile decisamente fresco, figuriamoci l'acqua!. Poi, quando anche gli ultimi ritardatari si presentano, Alessandro Beber ci svela meta e obiettivo della mattinata. Una breve traversata sullo specchio calmo del lago per avvicinare la parete Serenella, a picco sul lato destro del lago, proprio sotto le gallerie della vecchia "gardesana occidentale". La, direttamente dal pedalò, a pelo d'acqua, si potranno attaccare le vie di salita, armati esclusivamente delle proprie scarpette e un po' di magnesite. Niente corde, niente protezioni, solo la voglia di salire, di superare difficoltà superiori, con la consapevolezza che una caduta (del tutto probabile), non costerà niente di più che un bagno nel lago, anche se decisamente freddo. Mentre navighiamo scambio alcune battute con Alessandro, che mi spiega in dettaglio la filosofia del Deep Water Soloing, questa meravigliosa attività di arrampicata che unisce roccia e acqua in una simbiosi unica, e scopro che la parete Serenella, pur essendo una "classica" per i climber locali, non è molto conosciuta dal grande pubblico (o forse è un po' troppo difficile!) e, nonostante la vicinanza con Riva, non è mai superaffollata. Tra ambiziose salite, tuffi voluti e non, brividi di freddo e la grande soddisfazione di organizzatori e partecipanti, la mattinata trascorre fino al momento di riprendere i natanti e tornare al molo di partenza. Un ultimo sguardo alla parte Serenella è d'obbligo, così vicina, ma capace di trasportarti in un mondo lontano dove realtà e fantasia convivono fino a confondersi.
