Kayland Apex Rock Gtx è uno 
scarpone di tipo 
classico, ma dotato di 
soluzioni innovative e ad alta prestazione. La 
tomaia è realizzata in 
pelle di prima scelta, con inserti in materiale sintetico, e una 
protezione perimetrale in 
gomma ad alta resistenza. Osserviamo il profilo laterale per scoprire una 
suola rialzata in 
punta e un lieve invito all'appoggio del tallone, questo per favorire la 
rullata più 
naturale del piede, nonostante il modello sia costruito per attività di trekking di alto livello, su terreni difficili, laddove il fattore protezione diventa primario.
Molto interessante il 
profilo posteriore, dove appare evidente la 
forma anatomica di 
protezione del 
calcagno e del 
tendine d'Achille, e il profilo abbassato posteriormente del collare, anche questo per il miglior contenimento delle parti anatomiche posteriori della gamba. Il 
compound suola, al tallone, presenta una doppia densità di materiali, per la giusta combinazione tra tenuta, protezione, e ammortizzamento. Un lieve tacco favorisce la deambulazione e la tenuta della suola su terreni particolarmente accidentati. Il battistrada 
New Mulaz di Vibram, è concepito per offrire il miglior grip nelle situazioni più tecniche.
 
Kayland Apex Rock Gtx, anteriormente colpisce per il 
sistema di 
allacciatura prolungato fino alla punta del piede, secondo i dettami di costruzione delle calzature per l'arrampicata. Tre coppie di 
passalacci chiusi in 
alluminio sono dislocate sulla parte anteriore della scarpa, proseguendo poi allo snodo malleolare con due anelli in pelle e terminando superiormente con tre coppie di passalacci aperti 
autobloccanti. Il laccio, di sezione media e cavo all'interno, suggerisce un buon attrito, e quindi la capacità di mantenere la memoria della trazione esercitata.
La 
calzata è 
intuitiva, facilitata dalla buona apertura superiore della tomaia ed alla 
linguetta collegata alla 
tomaia stessa con due soffietti in tessuto di generosa dimensione. Una volta 
all'interno il piede avverte immediatamente 
volumi molto 
confortevoli, e una buona 
sensazione di 
avvolgenza e 
contenimento. Grazie ai soffietti in tessuto, la 
linguetta si posiziona molto facilmente e 
ben centrata, al momento della fase di 
allacciatura. Quest'ultima si dimostra 
molto agevole grazie al facile scorrimento della stringa all'interno dei passalacci e, come previsto, al valido attrito tra i due elementi nella fase di mantenimento della trazione.
Se la 
Kayland Apex Rock Gtx appare un po' pesante una volta presa in mano, la sensazione scompare dopo poche centinaia di metri di cammino, grazie alla 
ottima sensazione di 
rullata conferita dalla 
suola, e alla perfetta adesione attorno al piede. Basta veramente poco per abituarsi ad un 
cammino fluido e sempre più sicuro man mano che il terreno da uniforme si trasforma in vario, e poi diventata decisamente accidentato e difficile.
Abbiamo 
utilizzato la Kayland 
Apex Rock Gtx per 
molte ore e per 
più uscite giornaliere, fino ad accumulare 
oltre 100 km di 
sentieri e circa 
7000 m di dislivello positivo. Questo ci dà la convinzione di aver sottoposto il modello ad un'ampia varietà d'azione, ricavandone 
piena soddisfazione.
Giudichiamo 
ottimo il 
comportamento della scarpa nelle 
fasi di 
salita, fino a quelle più impegnative, dove la struttura della suola, con la climbing zone anteriore, ha consentito una 
progressione su rocce e 
terreni insidiosi contraddistinta dalla 
massima sicurezza. Nonostante la conformazione alta dello scarpone, e l'ampia superficie della suola, nelle fasi di 
traverso, su terreno roccioso o su erba, la sensazione di dislocamento della caviglia è stata contenuta, ben gestita, e tutto sommato non fastidiosa.  Molto 
bene la risposta su 
terreno roccioso, umido, 
bagnato, 
infangato. La Kayland Apex Rock Gtx ha offerto 
protezione totale in ogni situazione, e la suola è stata capace da un lato di gestire gli scivolamenti e, di conseguenza, l'equilibrio nel migliore dei modi, presentando anche un drenaggio del fango molto efficace e rapido.
Ma è quando il gioco si è fatto duro che il modello ha superato se stesso, vale a dire la dove gli 
impatti con 
rocce e 
tronchi si sono fatti frequenti e di 
forte intensità, e nelle fasi di 
discesa, 
ripida e rapida, dove il 
fattore protezione diviene il 
principale requisito di una scarpa da trekking. Abbiamo sommato molte ore di discesa faticosa e potenzialmente insidiosa, scoprendo in questo 
modello un alleato prezioso, 
capace di 
ammortizzare gli 
impatti più problematici, e garantire l'incolumità del piede e un buon ammortizzamento generale a beneficio della struttura osteo-articolare.