Avete mai sentito parlare di wild camping? Il wild camping è la pratica di dormire in tenda in autonomia, e cioè al di fuori di strutture attrezzate specifiche. È una pratica ancora non particolarmente diffusa in Italia, anche se sta sicuramente prendendo piede, mentre lo è in altri paesi come, ad esempio, il Regno Unito. Ci sono diversi aspetti interessanti di cui parlare a proposito, ma in questo articolo mi voglio soffermare sull’attrezzatura necessaria per il wild camping. Vediamo insieme alcuni consigli.

Regole da rispettare
Prima di iniziare, è doveroso soffermarsi brevemente su alcune regole da rispettare e accorgimenti da tenere in considerazione per approcciarsi al wild camping nel migliore dei modi.
Prima di tutto è importante pianificare la propria uscita e le varie tappe in modo da avere un’idea di dove andremo a dormire. Per scegliere il posto più adatto è sempre consigliato posizionarsi lontano da sentieri, strade, abitazioni e altri tipi di proprietà privata, sia per non disturbare gli altri che per non essere disturbati durante la notte. È consigliabile trovare uno spiazzo piano, magari vicino a una fonte d’acqua (ma non troppo, per evitare l’umidità!), riparato dal vento e ancora meglio se con una bella vista. Inutile dire, poi, che al momento di proseguire sarà necessario portare con sé i propri rifiuti e lasciare il posto come l’abbiamo trovato.
Per quanto riguarda invece le leggi, i regolamenti e i divieti relativi al wild camping in Italia vi consiglio di leggere questo articolo dove è spiegato tutto nel dettaglio.

Attrezzatura per il wild camping
Passiamo adesso a parlare di attrezzatura, rispondendo ad alcune domande. Per prima cosa, qual’è l’attrezzatura necessaria per il wild camping e cosa non deve mai mancare nello zaino? Per sua natura, il wild camping è un’attività che si svolge lontano da strutture attrezzate ed è quindi fondamentale avere con sé tutto il necessario per una notte all’aria aperta. Non avere uno o più oggetti fondamentali potrebbe risultare in una notte scomoda, o peggio.
Oltre alla solita attrezzatura personale necessaria per un’escursione di più giorni (ne ho parlato in questo articolo), il wild camping richiede alcuni oggetti specifici. Ad esempio:
- La tenda, compatta e trasportabile nello zaino;
- Il sacco a pelo, adatto alle temperature che troveremo;
- Il materassino, per isolarci dal terreno;
- La torcia frontale, o un altro metodo di illuminazione pratico da usare;
- Il fornelletto per cucinare qualcosa di caldo la sera e a colazione con il rispettivo carburante (gas, alcol, ecc.) e un accendino o dei fiammiferi per farlo funzionare;
- Le pentole, i piatti e le posate per mangiare;
- Il cibo, sufficiente per la durata del trekking, nutriente e facile da cucinare.

Ora che sappiamo cosa ci serve, vediamo quali caratteristiche specifiche deve avere l’attrezzatura per il wild camping e cosa considerare al momento dell’acquisto. La prima cosa da ricordare, e forse la più importante, è che tutto quello che ci serve per una o più notti in montagna dovrà essere trasportato nello zaino. Dobbiamo quindi cercare di alleggerire il più possibile il carico, partendo proprio dallo zaino stesso. Magari non ci abbiamo mai pensato, ma lo zaino ha un suo peso anche da vuoto, che va ad incidere sul peso finale. Anche il modello di tenda che porteremo andrà a incidere particolarmente sul peso. Ce ne sono alcune che non raggiungono neanche il chilogrammo e altre che lo superano di poco. O ancora, è importante pensare anche al cibo che porteremo, quanto ce ne serve e di che tipo. Io, ad esempio, preferisco le buste di cibo liofilizzato che si possono trovare nei negozi di attrezzatura outdoor. Leggere e facili da preparare, sono perfette per i trekking di più giorni.
Anche se la regola fondamentale del wild camping è mantenere lo zaino il più leggere possibile, però, non significa che dobbiamo sacrificare la comodità e la sicurezza di una notte in tenda ed è quindi molto importante non rinunciare all’attrezzatura essenziale.

Conclusioni
In conclusione, il wild camping rappresenta un’opportunità unica per vivere la montagna in maniera profonda e indipendente, senza dover far affidamento sulle strutture ricettive che, comunque, restano un’ottima alternativa. È una pratica che, però, richiede una pianificazione accurata e un’attrezzatura adeguata per garantire sicurezza e comfort. Imparare ad essere assolutamente indipendenti richiede le giuste conoscenze, ma può risultare altamente appagante e uno dei modi più belli per scoprire la montagna. Sempre, ovviamente, in modo responsabile e con il giusto rispetto dell’ambiente che ci circonda.