Sempre di più, negli ultimi anni, sta prendendo piede la filosofia del trekking ultralight. E cioè la tendenza a portare con sé solo lo stretto indispensabile per un trekking, meglio ancora se fatto con materiali ultra leggeri, riducendo di conseguenza il peso dello zaino. Le nuove tecnologie hanno permesso lo sviluppo di questa tendenza, che sta diventando sempre più comune anche qui da noi. Ma vediamo insieme di cosa si tratta.
Ridurre il peso dello zaino
Avete mai pesato il vostro zaino prima di partire per un trekking? Il mio, con tanto di tenda e sacco a pelo, cucina da campeggio, cibo, acqua e attrezzature varie supera sempre i 15 chili. Ridurlo è possibile, vediamo come.
Attrezzatura
Partiamo dall’attrezzatura e da quelle cose che di solito pesano di più.
Zaino
Per prima cosa lo zaino: questo può arrivare a pesare parecchio, e spesso non ce ne rendiamo conto. Quindi anche con lo zaino vuoto stiamo già trasportando del peso. Ovviamente gli zaini ultralight sono meno strutturati degli zaini “normali”, e bisogna quindi scendere a compromessi: poco peso ma meno comodità e supporto o viceversa.
Tenda
La seconda cosa da considerare, e che pesa parecchio nel nostro zaino, è la tenda. Tanti escursionisti ultralight optano per tende ultraleggere, magari monotelo o che usano un bastoncino da trekking al posto della tradizionale paleria. Un’alternativa è quella di sostituire la tenda con qualcos’altro, ad esempio un tarp, un sacco da bivacco, o ancora un’amaca. Queste alternative non vanno sempre bene, ma con le giuste condizioni potrebbero diminuire di molto il peso del nostro zaino.
Sacco a pelo
Fondamentale per tenerci al caldo durante le nostre avventure, può arrivare a pesare parecchio, oltre che ad occupare la maggior parte dello spazio nel nostro zaino. Un trucco per ovviare a questo problema è usare un sacco a pelo in piuma, più leggero e “compatto” rispetto a uno sintetico. È importante usare il sacco a pelo giusto per le condizioni che incontreremo durante il trekking, per evitare di portare peso inutile. Inoltre, per le persone più basse come me, esistono modelli specifici più corti che eliminano materiale superfluo e ne riducono il peso. Un’alternativa che sta diventando popolare tra gli escursionisti è il “quilt”: praticamente una coperta, più leggera e compatta, adatta in determinate condizioni.
Materassino
Da ultimo, il materassino. La maggior parte dei materassini gonfiabili in commercio sono più leggeri e compatti dei materassini autogonfianti, ma bisogna fare attenzione ad usarli in ambienti particolarmente rocciosi per evitare che si buchino. Un’alternativa preferita dai trekker ultralight è il buon vecchio materassino in schiuma, praticamente indistruttibile e comunque relativamente comodo.
Acqua e cibo
Per quanto riguarda acqua e cibo, è davvero importante portare con se solo lo stretto indispensabile per ridurre davvero il peso che ci portiamo sulla schiena, ed evitare di doversi riportare tutto indietro.
Acqua
È impossibile pensare di portare con sé l’acqua necessaria per tutta la durata del trekking. In questo caso la soluzione è un filtro, per poter depurare l’acqua che troveremo lungo il percorso. Ovviamente l’itinerario va studiato prima, per assicurarsi che siano presenti fonti d’acqua da cui attingere.
Cibo
È importante non risparmiare sul cibo, e averne con sé abbastanza per andare a rimpiazzare tutte le calorie consumate durante la giornata. Un’opzione comoda per risparmiare peso è usare cibo liofilizzato, magari non troppo gourmet ma sicuramente leggero e pratico. Oltre ai pasti principali sono importanti anche gli snack, per mantenere i giusti livelli di energia durante tutta la giornata. Cose come barrette energetiche, frutta secca e disidratata, cioccolato sono tutte ottime da portare con se e mangiare lungo il sentiero.
Carburante e cucina
L’ultima cosa che durante un trekking di più giorni aggiunge peso e toglie spazio nello zaino è tutto ciò che ci serve per cucinare, e quindi il carburante, il fornelletto e le pentole. Indipendentemente dal tipo di cucina che useremo, il trucco è portare solo il carburante indispensabile per il numero di pasti e per il numero di giorni del nostro trekking. Per quanto riguarda le pentole, si potrebbe imparare a fare tutto con una pentola sola, oppure usare una pentola collassabile, facile da trovare in commercio.
Per quanto riguarda il resto dell’attrezzatura, possiamo ridurla quanto vogliamo, ma è fondamentale ricordarsi di avere con se alcune cose fondamentali per la sicurezza. Kit di primo soccorso, lampada frontale, strati caldi e sistemi di navigazione e sicurezza (come cartina, GPS e un sistema di comunicazione da usare in caso di emergenza) devono sempre essere presenti nel nostro zaino.
Pro e contro
Praticare il trekking ultralight ha un chiaro vantaggio, ed è quello di avere meno peso sulle spalle. Questo indubbiamente ci aiuterà a migliorare la nostra prestazione, saremo più veloci e più stabili, e meno affaticati a fine giornata. Da notare, però, è che l’attrezzatura ultralight non dura tanto quanto quella “più pesante”, e potrebbe necessitare di maggiore cura e manutenzione.
Oltre a ridurre il peso dell’attrezzatura stessa, come abbiamo detto, si può imparare a ridurre al minimo indispensabile quello che portiamo nello zaino. In questo caso, però, dobbiamo anche imparare a fare più affidamento sulle nostre capacità, invece che sull’attrezzatura che portiamo con noi. E quindi, saper pianificare un itinerario adatto alle nostre capacità per poterlo poi percorrere in sicurezza diventa una conoscenza fondamentale.
Molti pro, ma anche qualche contro, per un modo di andare in montagna essenziale e leggero. Cosa aspetti a scoprire se fa per te?